Ancora una volta le artistiche ambizioni dannunziane si realizzano pur se sono trascorsi 85 anni da quando il Poeta le aveva immaginate.
E questo è avvenuto lo scorso 4 luglio con l’avvenuta conclusione estetica dell’anfiteatro del Vittoriale ora ricoperto da un elegante rivestimento con lastre di marmo rosso, proprio in osservanza del progetto originale degli Anni Trenta voluto dal d’Annunzio.
E fu pure in quei decenni che, in contemporanea agli interventi strutturali nel Vittoriale, anche Gardone Riviera si esaltava turisticamente con i grandi alberghi destinati ad una clientela di rango elevato ed internazionale. Non da meno la speciale presenza del Comandante Gabriele D’Annunzio contribuiva inoltre a valorizzare la rinomata bellezza del centro turistico gardesano quale luogo di diffusa mondanità.
Ne è ulteriore conferma un articolo del 1936 apparso sulle pagine dell’Annuario Bresciano nel quale si riporta la cronaca di una manifestazione sportiva, riservata a noti tennisti italiani e stranieri, svoltasi sui campi da Tennis del Rimbalzello attigui all’omonimo e prestigioso locale pubblico frequentato da una rinomata clientela.
Il lettore troverà facile riscontro nelle righe dell’articolo che racconta la manifestazione:
Anche quest’anno Gardone Riviera ha fatto svolgere dal 3 al 5 settembre, nei magnifici campi di giuoco del “Rimbalzello” la sua manifestazione internazionale di Tennis alla quale, se all’ultimo momento sono venute a mancare alcune “racchette” più in vista, hanno comunque partecipato giocatori stranieri assai noti e tennisti italiani come Canepele, Taroni e Bossi, dai quali ai campionati nazionali doveva sortire il meritevole di fregiarsi del maggior titolo.
E proprio Canepele ha vinto a Gardone la gara più importante: il singolare uomini nella quale era in palio il trofeo dannunziano: “La testa della “Vittoria” di Brescia, magnifico esemplare in bronzo.
La coppia Taroni-Bossi vinse invece il doppio uomini. Vido si aggiudicò il singolare uomini 2° categoria, mentre la coppia tedesca Zehden-Geopfert vinceva il doppio misto. Ed infine la tedesca Zehden nel singolo signore conquistava quel primato che fin dal primo giorno di gare tutti erano convinti che non poteva sfuggirle.
Le gare si sono svolte in una atmosfera di vivo interessamento da parte di una folla numerosissima.
E numerose furono anche le Autorità che, in particolar modo nella giornata in cui si svolsero le finali, presenziarono, fra le quali S.E. Rizzo, il Podestà di Gardone, l’ispettore amministrativo Mayer, il centurione Arrighi, ed in particolare il Sovraintendente al Vittoriale G. Carlo Maroni che ha consegnato al bolognese Canepele il trofeo donato dal Comandante Gabriele D’Annunzio accompagnato da un autografo del Poeta: “All’occhio più vigile – al polso più pronto”.
L’organizzazione fu ottima sotto ogni rapporto, grazie anche alla vigile assistenza del cav. Uff. Soave Besana a cui si deve l’iniziativa del torneo.
È evidente che anche il motto intuito da Gabriele D’Annunzio – che non era un tennista – ha pure ai nostri giorni una riconosciuta valenza sportiva, fra gli appassionati del tennis, per la efficace ed attenta definizione che il Comandante dedica alle capacità dell’atleta: “All’occhio più vigile – al polso più pronto”. Una sintesi di piena ed attuale validità.
Nessun Tag Trovato