Un’ultima escursione in barca chiude simbolicamente una stagione turistica importante, quella del 2018, che ha portato tante novità e consolidato sempre più legami verso il sogno dei tre soci di GardaLanding Sebin Pinackatt, Giacomo Ballerini e Alessio Priante: del lago di Garda Unico, integrando la parte dell’Alto Mantovano.
L’unione di più forze ha permesso di trascorrere una giornata interessante sotto il profilo culturale e di informazione grazie alla collaborazione di Claudio Francioso, rappresentante del Consorzio Motoscafisti Sirmione e alla contessa Alberta Cavazza che ha aperto le porte della sua incantevole villa in stile neo gotico-veneziano a operatori del turismo, politici locali e giornalisti nel pomeriggio di venerdì 19 ottobre.
Diversi sono stati i custodi dell’Isola del Garda nel corso dei secoli. Lapidi Gallico-Romane che sono state trovate in loco e donate al museo di Brescia dal conte Luigi Lechi colloca la vita in quella zona già al tempo dei romani. Fu anche dimora per i frati che non abbandonarono quelle terre nonostante le incursioni mantovane, bresciane e veronesi. Dal 1685 al 1697 fu un convento di noviziato dove i frati si ritiravano. Napoleone soppresse il monastero ormai vetusto nel 1797. I diversi proprietari furono Gian Battista Corner, i fratelli Benedetti, Giovanni Fiorentini, Luigi Lechi. Nel 1860 fu espropriata dalla Stato e assegnata all’esercito ma tra il 1880 e il 1900 dei nuovi proprietari duca Gaetano de Ferrari e l’arciduchessa Maria Annenkof la riportarono alla luce. Alla famiglia Cavazza – Borghese passò nel 1927 e oggi è abitata da tre fratelli, una coppia di giardinieri e due custodi
“Siamo partiti da zero, quando l’isola non era assolutamente quella che voi avete visto oggi perché stava cascando a pezzi il palazzo, il giardino non era ben tenuto e ha subito circa vent’anni di abbandono – ha raccontato la contessa -. Eravamo tutti troppo giovani per sapere cosa fare, ma nel 2001 abbiamo deciso di aprire al pubblico. Sono 18 anni che porto le persone all’isola, siamo sempre in evoluzione e in crescita. È una piccola perla in mezzo al nostro lago molto delicata che va anche tutelata. Per questo c’è un equilibrio per quello che è il rispetto della sua storia e della sua cultura e quello che è il bisogno per fare tutte le opere di restauro. Stiamo portando delle novità per un turismo culturale attento, oltre a puntare sulle serate astronomiche dove i ragazzini con le loro famiglie possono guardare le stelle o anche la caccia al tesoro botanica”.
Un accordo di interesse culturale, storico e di voglia di non perdere l’enorme patrimonio del lago di Garda è quello che ha unito il Consorzio dei Motoscafisti Sirmione con la contessa e GardaLanding. Vivere sul lago e per il lago significa anche questo.
“Per noi la navigazione è a 360°, abbiamo oltre 40 barche di diverse dimensioni e il nostro obiettivo è quello di tenere vivo il lavoro che abbiamo ereditato, quello dei barcaioli – ha raccontato Francioso -. La nostra filosofia è che il turista è un ospite e va trattato bene. Quello che è importante è trasmettere la nostra storia”.
E proprio su questa onda, sul voler promuovere il lago di Garda che Pinackatt, Ballerini e Priante hanno scommesso in grande quando a inizio stagione hanno regalato un nuovo strumento gratuito per la connessione e la promozione turistica.
“Abbiamo accettato una sfida importante: quella di portare la gente da Peschiera del Garda all’Isola e siamo riusciti a farlo diventare un servizio regolare – hanno spiegato i soci di GardaLanding -. Il nostro obiettivo è quello di creare sempre più sinergie per ottenere un Garda Unico, per tutti. Stiamo raccogliendo le esigenze dell’Alto Mantovano e del basso Garda veronese e bresciano sia degli operatori turistici sia delle realtà istituzionali, per poter lavorare a un nuovo progetto per il territorio”