È noto che Gabriele d’Annunzio per tutta la vita si circondò di molti e bellissimi cani dei quali gradiva la compagnia (levrieri, alani, ecc.).
Ci sono pure numerosi aneddoti che raccontano dell’amicizia del Comandante anche con altri svariati animali…
E nel 1935 il poeta scrisse una poesia, una specie di epitaffio, dedicato proprio ai suoi cani (“Qui giacciono i miei cani”) che sono sepolti in un angolo degli ambienti del Vittoriale.
Le parole di questo scritto presentano una visione lugubre della vita e, con ricercate parole, l’autore individua – come è stato commentato – in un fatale e macabro destino (simile a quello dei cani) anche la conclusione della vita umana poiché, quando la morte sopraggiunge, cancella nell’uomo il sussistere dei pensieri e delle passioni.
Concetti e poetica di complicata allegorica interpretazione.
In sostanza i versi sono da considerare come una visione crepuscolare della esistenza del poeta stesso (che vive ormai con una vitalità decadente) il quale ne fa quasi un testamento spirituale.
Tuttavia, lasciate le ermetiche rime ed i tristi presagi, Gabriele d’Annunzio rivive del 1937 una nuova e brillante esibizione di mondanità dovuta proprio alla sua accesa passione per i cani.
Ed è l’Annuario Bresciano di quell’anno che pubblica in aprile un articolo (sotto descritto) dedicato proprio alla esposizione gardonese titolando: “Il grande successo della mostra canina” di Gardone Riviera, sotto gli auspici del Comandante Gabriele d’Annunzio.
“La seconda mostra canina di Gardone Riviera – scrive il giornale – ha offerto un’altra prova della maturità organizzativa raggiunta in ogni campo dagli uomini che vivono nel paese più dinamico e più mondano del Garda.
Svoltasi sotto il Patronato del Comandante Gabriele d’Annunzio – il quale volle offrire ai vincitori premi cospicui consistenti in magnifiche scatole tempestate di rubini e cesellate da Renato Brozzo – la II^ Mostra Canina gardonese ha visto la partecipazione di ben 350 esemplari ammirati da oltre seimila persone che dall’alba al tramonto hanno stazionato nel recinto del Casino.
La interessante rassegna ebbe quale scenario fantastico il Benaco di Dante, ed a palcoscenico il verde parco del Kursaal Casino.
Il sole imperante nella gran volta azzurra ha completato l’armoniosa bellezza del quadro offerto – in questa giornata dedicata ai “fedeli amici dell’uomo”- la quale ha segnato un successo veramente grande.
E S.E il Prefetto Gr. Uff. Edoardo Salerno, che con le principali Autorità della provincia ha presenziato alla cerimonia di inaugurazione, ha incitato a ripetere la bella manifestazione”
L’articolo si conclude infine con l’auspicio che i bravi organizzatori della mostra canina si dedichino da subito alla terza edizione della rassegna prevista per il 1938 nell’elegante centro turistico gardesano.