Prima attore, poi autore di testi teatrali di grande interesse, caratterizzati dalla graffiante ironia e dall’utilizzo del dialetto, Bruno Cattoi è ancora oggi un punto di riferimento per le filodrammatiche locali e per il pubblico degli appassionati. A tanti anni dalla scomparsa, torna la rassegna di teatro dialettale intitolata all’illustre Arcense, con un’edizione, la 21ª, che dal 23 gennaio al 20 febbraio propone cinque spettacoli che si svolgono al teatro della Casa della Comunità di Nago con inizio alle ore 21. Con bus navetta gratuito per chi dispone dell’abbonamento o del biglietto in prevendita, con partenze da Arco e da Bolognano (la prenotazione si fa al momento dell’acquisto in Cassa Rurale).
Punto di forza della rassegna è la salvaguardia del linguaggio dialettale e la valorizzazione delle tradizioni, dei costumi e di vizi e virtù che contraddistinguono la cultura e la quotidianità locali. Confermata ancora una volta la «formula», che propone una selezione di spettacoli scelti tra le più interessanti nuove proposte delle filodrammatiche trentine, e un programma pensato per offrire un’idea il più possibile completa del panorama teatrale del momento. Gli spettacoli sono tutti in dialetto, di repertorio tradizionale, con autori che sono punti di riferimento nel mondo del teatro amatoriale, ma anche nuove interpretazioni.
Ad aprire la rassegna 2016 è la Filo Levico, sabato 23 gennaio con «El belo, el bruto, el cativo», commedia nata da un’idea di alcuni componenti della filodrammatica che lo hanno pensato e scritto; sabato 30 gennaio la Filodrammatica di Viarago propone «Vacanze forzate», una commedia «brillantissima» in tre atti tradotta in dialetto trentino di Antonella Zucchini; quindi il palcoscenico è per la compagnia teatrale «El Mesedò» di Panchià che sabato 6 febbraio propone «Tocatì!», commedia brillante in tre atti tratta da «“Ocio Ada… eda Ida» di Giorgio Tosi; sabato 13 febbraio è la volta dell’associazione culturale «Grenzland» di Avio e della pièce di Luisa Pachera «Santa Vittoriosa Palace Hotel»; chiude la rassegna la Filogamar di Cognola con la commedia brillante in due atti di Loredana Cont «Massa vecio per me fiola», sabato 20 febbraio.
Attore, autore e regista generoso, Bruno Cattoi ha lasciato nel mondo del teatro locale un segno che resiste al tempo. Attore di provata esperienza, recitò anche a fianco di nomi importanti del teatro del Novecento – come Anna Proclemer – in spettacoli di livello nazionale, ma soprattutto fu cultore e amante delle espressioni più genuine e semplici dell’amore per il teatro, che ritrovava fra gli attori dilettanti della sua Arco e delle città vicine. Proprio per le filodrammatiche locali infatti, ha scritto copioni che ancora si ricordano con affetto e nostalgia, per l’arguzia e la pungente satira, e per il grande cuore che egli ha saputo infondere ad ogni battuta.
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