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É il 28 giugno 1944 quando alcune decine di militari delle SS, agli ordini del maggiore Rudolf Tyrolf, comandante della polizia tedesca di Bolzano, compiono una spietata azione repressiva: tra Riva del Garda, Arco, Nago e Torbole sono assassinate sedici persone e compiute decine di arresti.

28 giugno 1944: «Una giornata da non dimenticare»

La memoria di quella violenza inaudita e di quella tragedia immane è sempre vivo nella comunità altogardesana, che anche quest’anno ne celebra il ricordo, con un calendario di appuntamenti dal titolo «28 giugno 1944. Una giornata da non dimenticare» che va dal 23 giugno al 3 luglio. Momento centrale rimane la cerimonia ufficiale del 28 giugno, come tradizione svolta in modo congiunto dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole, quest’anno a Riva del Garda. E alle 8 del mattino i rintocchi della Renga, la torre civica di Riva del Garda, a ricordare i Martiri del 28 giugno: ovvero quelle giovani vite spezzate e gli ideali per cui combatterono. L’iniziativa è organizzata dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole, dal Museo Alto Garda, da Alto Garda Cultura (il Servizio di attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda) e dalla biblioteca civica di Riva del Garda. Dopo l’8 settembre 1943 la provincia di Trento, insieme a quelle di Bolzano e di Belluno, fece parte dell’Alpenvorland (zona di operazione delle Prealpi) e venne posta da Hitler direttamente sotto il dominio del Gauleiter di Innsbruck, Franz Hofer. A causa di questo stretto controllo, i partigiani non ebbero occasione di scontro, salvo che negli ultimi giorni di guerra, quando la brigata Garibaldi «Eugenio Impera» e i battaglioni degli operai Fiat (interi reparti erano stati trasferiti dopo l’8 settembre da Torino nelle gallerie della Gardesana occidentale) in tre giorni di combattimenti misero in fuga la guarnigione tedesca e i fascisti, salvando la città dal bombardamento americano. Questa battaglia aveva le sue radici nella costituzione, nella zona del Basso Sarca, di un gruppo antifascista studentesco attorno a un insegnante del locale liceo, il professor Guido Gori; gruppo poi divenuto formazione partigiana, guidata dal tenente degli alpini Gastone Franchetti. Ma il gruppo partigiano fu distrutto dalla repressione nazista: all’alba del 28 giugno 1944 reparti SS operarono decine di arresti e assassinarono nel Basso Sarca 16 persone tra cui i giovani studenti Eugenio Impera e Enrico Meroni. Tra gli arrestati anche Gastone Franchetti, fucilato poche settimane dopo. La commemorazione, giovedì 28 giugno, inizia alle 8 del mattino con i rintocchi della Renga: l’iniziativa è nata dalla proposta di un gruppo di cittadini rivani, accolta all’unanimità dal Consiglio comunale nel settembre del 2003, a ricordo perenne dei Martiri. E a seguire la deposizione delle corone di alloro ai tre cippi intitolati a Meroni, Impera e Franchetti, alla tomba dei Martiri al cimitero del Grez e alla stele al Parco della Libertà. La cerimonia congiunta inizia alle ore 17 con la Messa nella chiesa Arcipretale di Riva del Garda, quindi il corteo con la Banda della Valletta dei Liberi Falchi e con tamburi imperiali della Fanfara alpina di Riva del Garda fino a via Montanara, dove si svolge la scopertura della targa in memoria della battaglia di Riva del Garda. Quindi la deposizione di una corona alla lapide che ricorda i Martiri della Libertà presso la loggia pretoria. Alle ore 18.15 la commemorazione dei Martiri al Museo Alto Garda in Rocca, dove alle 18.45, nella sezione di Storia, s’inaugura la mostra «Achtung Banditen! La resistenza nel Basso Sarca. 1943-1945». Il programma di celebrazioni inizia sabato 23 giugno alle ore 17 nel centro storico di Riva del Garda, a Palazzo Pretorio, «Al di là della guerra. Riva del Garda. 1943-1945», un percorso tra le installazioni cittadine dedicate alla Resistenza con letture a cura del gruppo «Il tè delle letture». Martedì 26 giugno alle ore 20.30 nella sala conferenze del Mag in Rocca «I luoghi della memoria: 28 giugno 1944. La Resistenza nel Basso Sarca», presentazione del «Progetto su misura» realizzato dalle classi quarta «B» Pedagogico e quinta «C» scientifico del liceo «Maffei». Domenica primo luglio alle ore 20.30 nel cortile interno della Rocca di Riva del Garda la proiezione del film del regista Giorgio Diritti «L’uomo che verrà» (genere drammatico, durata 117 minuti, produzione Italia 2009, con Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Claudio Casadio, Greta Zuccheri Montanari, Stefano Bicocchi), con presentazione di Ludovic Maillet (in caso di pioggia nella vicina sala conferenze). Martedì 3 luglio alle ore 20.30 nel cortile interno della Rocca di Riva del Garda la conferenza «Difendere e attuare la Costituzione italiana», relatore il politico, giornalista e scrittore Diego Novelli (in caso di pioggia nella vicina sala conferenze).

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