Sondare la possibilita’ di istituire una Commissione mista interassessorile, che, coinvolgendo tutti gli attori di riferimento, possa affrontare le problematiche che agenti di Polizia penitenziaria devono affrontare ogni giorno. E’ l’intento dichiarato dall’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione Lombardia Riccardo De Corato, che, questa mattina, e’ intervenuto al convegno organizzato dal Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria sul tema ‘Carcere e Sicurezza sul Territorio: quale mission nella societa”.
All’appuntamento, che si e’ svolto al Castello di Desenzano del Garda (BS), hanno inoltre preso parte il segretario nazionale del Sinappe Antonio Fellone, il segretario generale del sindacato Roberto Santini, il questore di Brescia Vincenzo Ciarabino, il consigliere regionale Massimo Bastoni, la deputata Simona Bordonali, gia’ assessore regionale, il senatore Stefano Borghesi presidente Ia Commissione Affari Costituzionali del Senato ed il parlamentare desenzanese on. Paolo Formentini.
L’assessore ha sottolineato la propria vicinanza alla Polizia penitenziaria e al Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria. “Un lavoro gravoso, il vostro – ha detto -. Il sovraffollamento delle carceri, da una parte, e la carenza endemica di personale, dall’altra, rendono ogni giorno piu’ difficile la situazione. Da tempo lavorate in istituti di pena fatiscenti, con una popolazione carceraria sempre piu’ multietnica, spesso anche violenta, in una condizione di stress e di insicurezza. Una situazione esplosiva, di cui da anni siete voi a fare le spese”.
“Ho avuto modo di leggere i risultati di uno studio sullo stress correlato al vostro lavoro – ha messo in rilievo De Corato -: piu’ di un terzo degli agenti di Polizia penitenziaria si troverebbe in una condizione di elevato rischio ‘suicidio’ a causa di forti stati depressivi, ansia, alterazione della capacita’ sociale e forti sintomi psicosomatici”.
“Tempo fa – ha proseguito – ho avuto modo di visitare il carcere di Cremona. In quella circostanza ho potuto constatare di persona le condizioni claustrofobiche e spesso impossibili in cui vi trovate a lavorare. E la situazione e’ ormai la stessa in tutti gli istituti, anche in quelli minorili. Basti pensare a quanto succede all’Istituto Beccaria di Milano, dove le stanze dell’infermeria sono usate come camere di detenzione, senza alcuna precauzione, anche per pazienti psichiatrici”.
Il sindacato ha elogiato l’operato di Regione Lombardia, definita “unica Regione a essere stata vicina costantemente alle problematiche del settore”.