Luglio è il mese dedicato alla Madonna del Carmine di San Felice, «regina e patrona della Valtenesi». Questa sera si terrà la processione solenne dal santuario alla chiesa parrocchiale. In testa, monsignor Andrea Veggio e la banda Sinus Felix, con il maestro Giorgio Giacomini. La statua viene trasportata in spalla. Domani, nel santuario, si celebreranno numerose messe. Quella solenne, alle 10, vedrà la partecipazione della Corale della Raffa, diretta dal maestro Valerio Bertolotti; alle 18 il coro di Villanuova, guidato da Antonella Antonaglia. Alle ore 21 si svolgerà il corteo in senso inverso. Dietro la banda, stavolta ci sarà il vescovo di Verona, Flavio Roberto Carraro. San Felice e le altre località della Valtenesi appartengono alla diocesi scaligera. Lunedì 29 la giornata del ringraziamento, per i benefattori vivi e defunti, con la corale. Il santuario di San Felice venne eretto nel 1452. Al nome di Santa Maria delle Grazie più tardi fu aggiunto quello di Madonna del Carmine, per la presenza dei Carmelitani scalzi. A livello popolare, la chiamavano «Maria delle Cisterne», trattandosi di un luogo ricco di sorgenti. Nella seconda metà del XVIII secolo i soldati della Repubblica Veneta, in grave crisi finanziaria, asportarono arredi, vasi, argenterie e suppellettili. Col passare degli anni il monastero venne (in parte) distrutto e, nei periodi bellici, adibito a caserma o a stalla per i cavalli. La chiesa, invece, trasformata in ospedale per i feriti. Poi la rinascita.
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Luglio è il mese dedicato alla Madonna del Carmine di San Felice, «regina e patrona della Valtenesi».