Dal 1° luglio l’acquedotto di Toscolano Maderno viene gestito dalla «Società municipalizzata gardesana srl». Così ha deciso il consiglio comunale. Il servizio è sempre stato svolto in proprio, ora si continua sulla stessa linea, seppure affidando l’incarico a un’entità differente. «L’attività è svolta grazie a tre dipendenti del municipio (un impiegato e due operai), comandati nella srl, che ha la propria sede negli uffici del comune», afferma Vincenzo Chimini, neo presidente della Smg, affiancato da Alessandro Andreatta, Giambattista Ita, Giuseppe Auriemma e Franco Fontana, amministratore delegato. Nella compagine dovrebbero entrare un altro esponente di maggioranza, che si riconosce nelle posizioni della Casa delle libertà, e uno di minoranza (area dell’Ulivo). Il sindaco Paolo Elena: «Quasi tutte le località della sponda rivierasca del lago hanno affidato le loro reti al Garda Uno, che ultimamente ha aumentato le tariffe. Noi abbiamo invece proseguito con la gestione in economia (e pure Limone). Adesso conferiamo l’acquedotto alla srl, di cui avremo il 100% delle quote. Fra un paio di anni pensiamo di effettuare la gara di appalto, cedendo la gestione della rete al miglior offerente». Che potrebbe essere il Garda Uno ma anche un’altra società. Chimini aggiunge che, in futuro, la Smg dovrebbe accrescere i propri compiti, occupandosi pure di area ecologica, giardini, verde pubblico, manutenzioni e riparazioni, spiagge demaniali, spettacoli, posti barca. La minoranza ha criticato la strada percorsa: acquisizione di una scatola vuota (la srl Old Design Unipersonale di Orietta Paghera), pagata 5mila euro, poi ricapitalizzata e trasformata nella Smg, dopo avere cambiato lo statuto. «Inoltre – ha affermato Antonio Foglio, capogruppo dell’Ulivo -, per giungere alla scelta più conveniente, sarebbe stato opportuno valutare le diverse forme di gestione. Invece la comparazione non è stata effettuata». Intanto il sindaco annuncia che è stato riattivato un vecchio serbatoio in via Martiri della Resistenza, località Promotorio, di proprietà della cooperativa economico-popolare. «Non veniva utilizzato da una ventina di anni – ricorda Elena -. Adesso Toscolano Maderno dispone in totale di 14 punti di prelievo, tra sorgenti e pozzi. Da alcuni anni non c’è carenza di acqua, nemmeno nei periodi di maggiore siccità, tanto è vero che non emettiamo alcuna ordinanza di limitazione, e la gente può innaffiare i giardini anche di giorno. Ma cerchiamo comunque di effettuare una serie di interventi migliorativi, in modo da non trovarci di fronte a una crisi. Stiamo inoltre predisponendo il controllo automatico dell’intera rete: l’unico modo per avere il quadro dei livelli ben preciso». La conformazione del territorio, «a salire», con le case disseminate un po’ ovunque, ha obbligato a realizzare una serie di serbatoi di accumulo, a varie altezze. Guido Bertoli, della minoranza, ha chiesto di sostituire il tubo in eternit di S.Ambrogio, vicino al centro storico di Maderno. L’assessore ai lavori pubblici, Roberto Righettini, ha preso l’impegno di sistemare il tratto, assicurando che i controlli svolti dall’Asl danno sempre risultati rassicuranti.
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Dal 1° luglio l’acquedotto del Comune è stato «girato» ad una società costituita ad hoc. Elena: «Facciamo da soli, non ci serve Garda Uno». L’Ulivo protesta.