Nella cittadina arilicense tornano, sabato e domenica, gli atleti del Galm per una nuova edizione della «Nuothandy Cup, l’acqua non ha barriere». Due i momenti dell’appuntamento con la Nuothandy Cup: sabato, alle 17, nella Sala Radetzky della Caserma austriaca di Porta Verona, Tavola rotonda sul tema «Il nuoto e i suoi benefici»; ne saranno relatori Renato Avesani, primario del Servizio di riabilitazione dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar, e Andrea Campara, docente all’università di Verona della Facoltà di scienze e attività motorie e sportive. Domenica, invece, una cinquantina di atleti provenienti da tutte le Regioni d’Italia daranno vita ad una staffetta natatoria: la partenza è prevista alle 9, dal molo di Lazise, con arrivo verso le 13 al porto dei Bergamini , in località San Benedetto di Peschiera. «Anche questa edizione di Nuothandy Cup», rendono noto in un comunicato gli organizzatori della Polisportiva Galm Onlus, «si è potuta organizzare grazie al merito e al contributo di enti, istituzioni ed aziende sensibili al problema dei disabili ed in particolare». L’iniziativa ha il patrocinio di Regione Verona, Provincia di Verona, Federazione Italiana Sport Disabili, Comuni di Lazise e Peschiera, ed è organizzata in collaborazione con le delegazioni di Peschiera del Garda della Croce Rossa Italiana, dell’Associazione nazionale alpini Protezione civile e le associazioni arilicensi come l’Associazione Sportiva Peschiera, la Società Remiera e il Garda Diving Center. Nuothandy torna dopo quattro anni: nel luglio 2000, infatti, furono una quarantina gli atleti del Galm che si alternarono nella staffetta che veniva fatta per la prima volta nelle acque del Garda; ognuno dei nuotatori aveva percorso, in quell’occasione, un tragitto lungo dai 50 ai 200 metri circa supportati da diversi natanti messi a disposizione dalle diverse associazioni e forze dell’ordine. Quella giornata fu caratterizzata da un clima e da condizioni in acqua tutt’altro che ottimali: un’aria fredda e un lago mosso che non solo avevano non frenato bensì rafforzato entusiasmo e volontà di atleti ed accompagnatori; tutti trascinati e coinvolti in un’avventura che è stata di tutti, senza retorica o pietismi di sorta, come lo sono tutte le più autentiche, grandi avventure che mettono a confronto l’uomo con gli elementi della natura. Dopo la prima edizione di Nuothandy il presidente del Galm Guido Conati aveva sottolineato come la manifestazione avesse dimostrato che «le uniche barriere insormontabili per l’uomo sono quelle mentali e iniziative come questa ci aiutino nella continua opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi temi e su come, tutti insieme, si possano risolvere». Nuothandy 2004 è pronta ad entusiasmare allo stesso modo.
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Domenica prossima ritorna la Nuothandy cup con gli atleti del Galm. Sabato incontro medico in sala Radetzky sui benefici del nuoto