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Ad Andrea Mariano Bottoli il 42° Concorso Nazionale dei Madonnari di Grazie

E’ il monzese di origini mantovane Andrea Mariano Bottoli il vincitore del 42° Concorso Nazionale dei Madonnari di Grazie: il maestro madonnaro, uno dei protagonisti storici della manifestazione, ha convinto la giuria presieduta dal critico d’arte Philippe Daverio con un’opera complessa, di ambientazione cinquecentesca e ispirata agli antichi strumenti musicali.

Il secondo posto della categoria Maestri Madonnari è andato a Simona Lanfredi Sofia, mantovana di Bozzolo, mentre terza si è classificata Michela Bogoni di Monteforte d’Alpone, nel Veronese: entrambe le opere sono ispirate alla simbologia della preghiera per la pace, un tema ripreso da diversi madonnari che sul sagrato del Santuario hanno ricordato i tanti conflitti presenti nel mondo.

Philippe Daverio, presidente onorario della giuria, assieme al presidente tecnico Paolo Bertelli e agli altri giurati, ha mostrato un apprezzamento particolare per l’originalità delle creazioni: una tendenza in atto già negli ultimi anni e ulteriormente incentivata dal nuovo regolamento del concorso, che vede ormai le opere di invenzione surclassare la pure eccellente tradizione copista.

Tra le 140 opere realizzate dai 162 madonnari giunti a Grazie da tutto il mondo, a conquistare Daverio e i giurati è stato l’eccellente lavoro di Andrea Mariano Bottoli, sessantenne monzese che partecipa al concorso sin dal 1977: il maestro madonnaro ha proposto un’opera con ben 27 soggetti, che ha colpito la giuria, oltre che per la complessità compositiva, anche per il richiamo alla tradizione cinquecentesca e per la citazione di antichi strumenti musicali.

“Questa è la mia terza vittoria a Grazie ma mi riempie di gioia – racconta Bottoli subito dopo la vittoria – perché è la dimostrazione che si può passare con successo dalle copie alla produzione di immagini. E’ dagli anni Settanta che partecipo a questo concorso, che per me è stato una grande scuola: è qui che ho imparato l’arte madonnara, prima riproducendo i capolavori di Tiepolo e Tintoretto, e poi cominciando a elaborare soggetti originali, seguendo lo straordinario esempio di Kurt Wenner”.

La padronanza tecnica ed espressiva del maestro è tale che ormai si affida con sicurezza all’improvvisazione, senza ricorrere al bozzetto preventivo. “Ovviamente parto con un’idea, che in questo caso mi è venuta pensando ad un mio caro amico musicista, ma buona parte delle decisioni le prendo appena prima di cominciare a lavorare, lasciando che ad ispirarmi sia il genius loci: è la piazza a parlare. E sul sagrato del Santuario mi è venuta l’idea di realizzare una piccola folla di personaggi, ognuno abbinato ad uno strumento musicale del Cinquecento. Quella di sfruttare al massimo lo spazio disponibile è una sfida divertente: come diceva Michelangelo, una statua intera sta in una mano, la cosa difficile è trovarla”.

Per realizzarla, confessa Andrea Mariano (il cui secondo nome è dovuto al fatto che il suo anno di nascita, il 1954, era l’anno mariano: nomen omen per un maestro madonnaro affezionato al sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie!), ha dormito appena due ore: la fatica è stata però ricompensata da una splendida vittoria. E a lui spetterà il compito di realizzare il manifesto della 43esima edizione del concorso.

Nella categoria Madonnari qualificati la vittoria è andata a Garcia Hernan Adriana Del Rocio, messicana di Guadalaja, cui è stato anche assegnato per un anno il Premio del Madonnaro. Dietro di lei le mantovane Valentina Sforzini di Curtatone e Narcisa Pachera di Goito: tutte guadagnano il passaggio alla categoria dei Maestri madonnari.

A vincere nella categoria Madonnari semplici è stato Mino Di Summa di Francavilla Fontana (BR), seguito da Andrea Grespi, mantovano di Curtatone, e da Isnardo Cardoso, colombiano residente a Firenze: per loro si aprono le porte della categoria Madonnari qualificati.

Tra i madonnari semplici sono state segnalate anche 19 opere, mentre ad aggiudicarsi il Premio della giuria popolare con ben 1.080 voti è stata Lucia Legati, mantovana di Castellucchio.

In evidenza anche i vincitori dei premi speciali. Il Premio speciale Santuario Beata Vergine delle Grazie è andato alla giapponese Chihiriko Taki, che ha realizzato una splendida Madonna dai tratti nipponici: la vittoria le vale il passaggio da madonnara semplice a qualificata.

Il Premio speciale Creatività è andato a Fabio Fedele Maria, madonnaro qualificato di che diventa maestro madonnaro di Lendinara (RO), che diventa così maestro.

Il Premio speciale Parco del Mincio è andato alla maestra madonnara Liliana Confortini di Castenedolo (BS), mentre a vincere il Premio Speciale Rotary Andes dedicato alla memoria di Toto De Angelis, l’indimenticabile Straccetto, è stata Francesca Arsì, madonnara semplice di Firenze.

Ottimi i risultati degli allievi della Scuola di arte madonnara di Grazie, partita proprio quest’anno: oltre a Valentina Sforzini, docente della scuola e membro del Centro Italiano Madonnari con un importante curriculum internazionale, hanno ottenuto una segnalazione i madonnari semplici Andrea Grespi e Lucia Legati (vincitrice anche del premio giuria popolare).

Ad ammirare le opere dei madonnari sono arrivate a Grazie decine di migliaia di persone dall’alba sino a notte fonda: a guastare la grande festa è stata però la pioggia, che questa mattina ha cancellato buona parte delle opere realizzate sul sagrato del Santuario. I virtuosi dell’arte effimera per definizione però non ne fanno un cruccio: l’importante è che il tempo, grande incognita che pende sempre sulle sorti della manifestazione, abbia retto per tutta la durata del concorso, consentendo loro di terminare i disegni e replicare così l’antico incanto di Grazie.

 

I vincitori del 42° Concorso Nazionale dei Madonnari di Grazie

 

MAESTRI MADONNARI

Primo classificato:  Andrea Mariano Bottoli – Monza

Per la complessità compositiva, il richiamo alla tradizione cinquecentesca e la citazione degli strumenti musicali

Secondo classificato: Simona Lanfredi Sofia

Terzo classificato: Michela Bogoni

 

MADONNARI QUALIFICATI

Primo classificato: Garcia Hernan Adriana Del Rocio (assegnazione del Premio del Madonnaro per la durata di un anno) – Guadalajara (Messico)

Secondo classificato: Valentina Sforzini – Curtatone (MN)

Terzo classificato: Narcisa Pachera – Goito (MN)

 

MADONNARI SEMPLICI

Primo classificato: Mino Di Summa – Francavilla Fontana (BR)

Secondo classificato: Andrea Grespi – Curtatone (MN)

Terzo classificato: Isnardo Cardoso – Firenze (Paese originario: Colombia)

 

PREMIO SPECIALE SANTUARIO B.V. DELLE GRAZIE

Chihirico Taki – Giappone

 

PREMIO SPECIALE GIURIA POPOLARE (1.080 votanti)

Lucia Legati – Castellucchio (MN)

 

PREMIO SPECIALE CREATIVITÀ

Fabio Fedele Maria – Lendinara (RO)

 

PREMIO SPECIALE PARCO DEL MINCIO

Liliana Confortini – Castenedolo (BS)

 

PREMIO SPECIALE ROTARY ANDES dedicato a Toto De Angelis in arte Straccetto

Francesca Arsì – Firenze

 

Madonnari semplici SEGNALATI dalla giuria:

 

Michela Vicini – Vescovato (CR)

Lucas Ezequiele Tesoriero – Travo (PC) Paese d’origine: Argentina

Christian Truca – Romania

Flavio Coppola – Firenze

Lucia Legati – Castellucchio (MN)

Violeta Coteanu – Mantova – Paese d’origine: Romania

Enrica Placchi – Bozzolo (MN)

Ruben Martinez – Messico

Ignacio Matzeu – Firenze

Alessandra Bellini – Trausella Valsuchiella (VA)

Ornella Zaffanelli – Vescovato (CR)

Marco Bignami – Romprezzagno (CR)

Marco Soana – Rivarolo Mantovano (MN)

Renato Giunò – Bozzolo (MN)

Stefano Brigo – Curtatone (MN)

Jose’ Fernando Cardenas – Firenze (Paese d’origine: Colombia)

Ilaria Corno – Palazzuolo (FI)

Patrizia Di Pietro – Virgilio (MN)

Manuel Caruso – Goito (MN)

 

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