L’ultima audizione in Commissione V Territorio, Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, richiesta dal Consigliere Regionale Claudia Carzeri, ha affrontato il tema dell’Aeroporto di Montichiari “G. D’Annunzio” nella provincia di Brescia. Durante l’audizione è stata ospitata una delegazione del Gruppo Save S.p.a, società che gestisce l’aeroporto, e il nuovo direttore dell’aeroporto, Francesco Follonari.
“Un incontro importante – spiega Carzeri – perché ha definito gli obiettivi comuni di politica e società e ha implementato un dialogo che saprà unire anche pensieri differenti per il bene
dell’aeroporto. Con il nuovo direttore Follonari siamo pronti a ripartire, a unire rappresentanze venete e lombarde che hanno a cuore l’infrastruttura, lasciando le divisioni del passato alle spalle”.
Il Gruppo Save ha espresso la volontà di investire i 100 milioni previsti nel business plan per il rilancio dell’aeroporto. Tuttavia, la burocrazia ha rallentato le operazioni sull’aeroporto, in particolare l’ottenimento della compatibilità urbanistica, che è attualmente in fase di istruttoria. Una volta ottenuta la compatibilità urbanistica, si potranno valutare nuovi investimenti e progetti per l’aeroporto.
Attualmente manca la domanda delle compagnie aeree per le tratte passeggeri, ma una volta risolte le questioni burocratiche si potrà lavorare per attrarre compagnie aeree e ampliare l’offerta di voli. Il Gruppo Save ha spiegato che la disponibilità ad investire sulle tratte per i passeggeri c’è, ma le compagnie aeree attualmente privilegiano altri poli logistici.
La politica deve occuparsi di questo tema per garantire il miglior percorso per l’aeroporto. L’obiettivo è fare dell’aeroporto di Montichiari un punto di riferimento per tutta la provincia di Brescia, che è produttiva, industriale e agricola.
Il dialogo tra le parti interessate è fondamentale per ottenere il massimo da un aeroporto che potrebbe diventare un punto di riferimento per tutta la provincia di Brescia. La sinergia tra i settori produttivi, industriali e agricoli della provincia potrebbe alimentare lo sviluppo dell’aeroporto e delle sue peculiarità.
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