Quattro, sette e undici. Tre numeri, tre giorni del mese di febbraio che decideranno delle sorti dell’aeroporto «Gabriele D’Annunzio» di Montichiari. Lunedì 4 febbraio il Consiglio provinciale valuterà la proposta costitutiva formulata dalla società Catullo di Verona-Villafranca; il 7 febbraio analogo dibattito è in programma nella Camera di commercio e, infine, l’11 febbraio lo show down, l’assemblea per la costituzione della Spa Gabriele D’Annunzio. «Un’occasione importante, che non dobbiamo lasciarci scappare» commenta Franco Bettoni, presidente della Cdc di Brescia, appena sceso a Montichiari dal Dornier della Gandalf che da qualche giorno ha ripristinato i collegamenti con Roma, dopo il divorzio tra Catullo e Alpi Eagles. «Stiamo valutando la proposta avanzata dalla Catullo – spiega Bettoni – e il giorno 7 esprimeremo il nostro giudizio. Intanto mi gratifica vedere il buon risultato di Gandalf in questa fase iniziale». Camera di commercio e Provincia insieme dovranno poi decidere chi li rappresenterà nella nuova società aeroportuale. Saranno nove i membri del Consiglio di amministrazione, tre espressi dalla componente bresciana e gli altri sei designati dalla Catullo Spa. Per la data dell’11 febbraio le scelte dovrebbero essere definite anche se formalmente in quella sede la Catullo si occuperà solo dello scorporo del ramo d’azienda. Per l’indicazione degli organismi societari ci sarà ancora tempo a disposizione. In ogni caso la pattuglia dei bresciani potrebbe allargarsi a quattro membri, ovvero i tre espressi da Provincia e Camera di commercio più il rappresentante degli enti bresciani nella stessa Catullo Spa. In primavera si svolgerà infatti l’assemblea della società scaligera per l’approvazione del bilancio e il rinnovo cariche. L’attuale rappresentante bresciano nel Consiglio di amministrazione è Guido Galperti, Ppi, consigliere regionale indicato dalla precedente amministrazione di centrosinistra di Andrea Lepidi. Agli incontri di questi giorni l’aeroporto bresciano si presenta con un buon biglietto da visita staccato da Assaeroporti che colloca il nostro scalo per numero di passeggeri dietro soltanto ai grandi aeroporti nazionali o a quelli favoriti dalla collocazione in aree a vocazione turistica (anche se non è sempre così). Sono stati quasi 300mila i passeggeri di Montichiari nel 2001, obbiettivo che si erano prefissati al Catullo, il quale a sua volta ha dovuto registrare una flessione diretta conseguenza dei tragici fatti dell’11 settembre. Montichiari ha fatto meglio di Rimini, Parma, Forlì, Bolzano, Cuneo, Foggia, tanto per indicare città che esprimono un altrettanto vivace tessuto economico e che al contrario non sembrano benevole nei confronti dei rispettivi aeroporti. A Montichiari, Ryanair, la compagnia irlandese continua a fare il pieno con i suoi prezzi superscontati. Gandalf ha appena preso il posto della Alpi Eagles con i voli su Roma e i primi responsi fanno sperare in buoni risultati. C’è poi tutto il discorso sul cargo center per il trasporto merci con l’inizio previsto nei prossimi mesi dell’adeguamento del grande hangar militare ceduto all’aeroporto civile.
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