lunedì, Dicembre 23, 2024
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Lo schieramento degli oppositori si conferma compatto e include maggioranza e minoranza

Affi-Pai, colpo letale a Venezia

Fine della storia: il progetto della Affi-Pai è stato bocciato dal Consiglio regionale. Con 42 voti a favore e uno contrario, è stato accolto l’emendamento «bipartisan» presentato dal gruppo consiliare rosso-verde e sottoscritto da centro sinistra, An, Lega Nord e Udc, questi ultimi nella maggioranza. Colpo di scena: ieri, intorno alle 17, hanno votato a favore dell’emendamento anche tutti i consiglieri presenti di Forza Italia, a esclusione dell’unico voto contrario, di Raffaele Bazzoni.Risultato: il tracciato della Affi-Pai è cancellato dalle mappe regionali e del Baldo-Garda perché, spiegano gli stessi consiglieri, «l’emendamento è un articolo aggiunto alla legge finanziaria e di fatto è legge della Regione». L’emendamento approvato è in quattro punti. Al terzo recita: «La giunta regionale revocherà ogni procedura di progetto inerente la superstrada Affi-Pai, escludendo tale opera dalla previsione del piano d’area del Garda in fase di redazione e dal piano triennale regionale». Un altro punto prevede siano recuperati dal bilancio di previsione 2008, 100 mila euro per un progetto preliminare di viabilità dell’area, con il coinvolgimento di amministrazioni locali e popolazione.Ieri in consiglio regionale, il consigliere veronese del Pd, Franco Bonfante, ha introdotto il dibattito con un sub-emendamento. Spiega: «Non c’è neppure stata discussione, solo i due interventi di presentazione: mio e del consigliere di Rifondazione, Pierangelo Pettenò, poi il voto. C’è stato sconcerto tra i banchi di Forza Italia, ma alla fine hanno votato a favore anche tutti i forzisti, a dimostrazione che quando si è uniti e si sta dalla parte della gente, il risultato arriva. Ora l’obiettivo per il Pd, sarà di impedire la trasformazione della Regionale 450, superstrada Affi-Castelnuovo, in strada a pedaggio».Dalle fila della maggioranza il consigliere della Lega Nord, Vittorino Cenci, aggiunge: «Come gruppo abbiamo fin dall’inizio operato per riportare ai sindaci, espressione della nostra gente, la possibilità di una soluzione ai problemi della zona. Quindi togliendo il progect-financing, ridiamo la progettualità ai primi cittadini. Ciò senza decisioni prese dall’alto, che non rispettano la volontà della gente. Sono contento per la risposta data a chi contava su questo intervento».Il consigliere del Pdci, Nicola Atalmi, primo firmatario dell’emendamento: «Soddisfatto per ciò che è accaduto oggi: abbiamo fatto cambiare idea alla maggioranza e alla lobby degli asfaltatori. Il protagonismo dei cittadini e delle amministrazioni vince». Vittoria che non sarebbe arrivata se il voto non fosse stato sostenuto anche dalla maggioranza e trasversalmente dalle forze politiche. Oltre che dall’opera dei cittadini e del comitato «No Affi-Pai».Resta il capitolo sulla trasformazione della Affi-Castelnuovo in strada a pagamento, non uscito di scena. Il sindaco di Affi, Roberto Bonometti: «Soddisfatto per il lavoro dei sindaci. Ringrazio quanti hanno concorso a questo risultato, e il Consiglio regionale, che si è espresso all’unanimità, incluso il mio gruppo di Forza Italia. Sia di monito per il futuro: quando si fanno progetti sul territorio, prima si convochino i sindaci e poi se c’è accordo si vada avanti».

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