L'Alto Garda sta affrontando una crisi abitativa causata dalla concorrenza sleale nel mercato degli affitti brevi, che allontana i residenti locali. Nel 2022, il Garda bresciano ha registrato un record di presenze turistiche con 9,4 milioni di visitatori e incassi di imposta di soggiorno superiori ai 10 milioni. Tuttavia, la proliferazione degli affitti brevi abusivi ha portato a un significativo squilibrio nel mercato immobiliare, rendendo difficile per i residenti trovare abitazioni a lungo termine. Questo fenomeno è stato definito "fuori controllo" dalle associazioni di categoria locali.
Andrea Maggioni, coordinatore della Confesercenti Lombardia orientale – Lago di Garda e Valtenesi, sottolinea la necessità di eliminare le incertezze normative e la concorrenza sleale tra hotel e affitti brevi. Secondo una ricerca di Gabetti, sono mappati oltre 12.500 appartamenti per affitti brevi sull'intero lago, causando distorsioni significative nel mercato immobiliare. La situazione costringe molti giovani a trasferirsi altrove a causa della mancanza di abitazioni disponibili per locazioni a lunga durata, con conseguenti ripercussioni negative anche sulle attività economiche locali durante tutto l'anno.