domenica, Dicembre 22, 2024
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Il prefetto visita il municipio restaurato e ricorda il dramma terremoto. Elogiati l’impegno e i tempi record della ricostruzione

«Aiuti agli ultimi sfollati»

Proseguendo le sue visite in provincia, l’altra sera il Prefetto Francesco Paolo Tronca è giunto a Salò, accolto da tutti i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Tra i diversi temi dell’incontro il dramma del terremoto del 24 novembre 2004 e i lavori di ricostruzione. Ad oggi ancora 163 persone vivono ancora fuori casa. «Puntiamo a farle rientrare entro il 31 dicembre – ha detto il sindaco Giampiero Cipani-. Molto dipenderà dalle pratiche edilizie in corso. Tengo comunque a ribadire che tutte le istituzioni ci sono state vicine. A cento anni esatti dalla precedente inaugurazione, dopo il sisma del 1901, l’8 settembre taglieremo il nastro per celebrare il restauro del Palazzo municipale». Francesco Bersatti, presidente del consiglio comunale, ha definito la visita del prefetto «un motivo di soddisfazione dopo un periodo travagliato». Per il capogruppo di maggioranza Bruno Faustini, presidente della Comunità montana parco Alto Garda, «l’esecutivo ha saputo esprimere senso di responsabilità e comunione. Sono contento nel vedere, stasera, la presenza della Salò che lavora e dà sicurezza al territorio». Cinzia Goffi, capogruppo della minoranza di centrosinistra, ha sottolineato la necessità di «una crescita armonica e compatibile, che coniughi sviluppo economico, attenzione all’ambiente e qualità della vita, senza dimenticare i fenomeni di disagio sociale. Di fronte al terremoto la comunità ha reagito prontamente, dandosi da fare per fronteggiare una situazione pesante». Ricordati i cittadini ancora sfollati, e il fatto che «delle pratiche presentate per risarcimento danni alla prima casa ne sono state completamente liquidate meno della metà», Goffi ha affermato che «pur fortemente provata, Salò ha messo in campo volontà, orgoglio, solidarietà e senso di appartenenza, allo scopo di superare in fretta i momenti bui» e ha chiesto «una presenza forte e solidale dello Stato, per ritrovare piena serenità e la giusta qualità di vita». Il prefetto ha spiegato che «venire a conoscenza dei problemi del territorio aiuta a entrare meglio nel proprio ruolo. Dobbiamo conoscere gli elementi che sono il fermento della realtà locale». Per quanto riguarda il terremoto, Tronca ha parlato di «un evento che ha colpito il territorio nelle sue fondamente ed è ancora vivo sulla pelle. La risposta è stata ricca di orgoglio e dignità. Per questo tutte le famiglie devono tornare nelle loro case. Se sarà necessario, io sono pronto a darvi una mano. Contate su di me anche per il risarcimento dei danni. Una disponibilità piena e senza condizioni». Ed il prefetto ha concluso ricordando che «occorre restituire serenità ai cittadini. Ogni percezione di insicurezza deve avere risposte. Io sto cercando di intervenire soprattutto a favore delle fasce più deboli. E’ in questi ambiti difficili che si misura la funzionalità di un ruolo da vivere con entusiasmo». Tronca alla fine dell’incontro è stato accompagnato nella splendida Sala dei Provveditori e in altri locali del Palazzo restaurato.

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