venerdì, Dicembre 27, 2024
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Cantano l’inno di Mameli. Lettera di elogi da Ciampi Adele Morelli: «Gran soddisfazione in memoria di mio figlio»

Al frantoio Veronesi musica e patriottismo

Olio d’oliva del Garda a suon di musica. Musica lirica e opera per tutta la giornata al frantoio per olive Veronesi, con dischi in vinile, a 78 giri, che ne tapezzano l’intero spazio vendita. E questo era già noto da tempo sia a coloro che ne conferiscono le olive per la spremitura sia ai clienti. Ma nessuno sapeva che prima di inziare il lavoro e a fine giornata nel frantonio si intonasse l’inno di Mameli. Una vera rarità. «È stata un’iniziativa di mio figlio Emanuele», spiega Adele Ebe Morelli, vedova di Domenico Veronesi, «che da alcuni anni aveva deciso di suonare l’inno nazionale tutti i giorni. Era un vero patriota, come suo padre del resto, e prima di morire a soli 44 anni, il 16 dicembre scorso, mi aveva chiesto di informare di questa sua abitudine il presidente Carlo Azeglio Ciampi. Ero scettica, ma ho promesso. E così ho scritto al Presidente». E il Presidente Ciampi non si è fatto attendere, non ha deluso le aspettative dei Veronesi. Ha risposto con una bella lettera: «Ho appreso con compiacimento della bella consuetudine vigente al Frantoio Veronesi di eseguire l’Inno Nazionale all’avvio ed al termine delle attività lavorative». La lettera di Ciampi prosegue: «assicurando che la comunicazione è giunta particolarmente gradita ricambio ai titolari dell’azienda, alle maestranze, a tutti i collaboratori un cordiale saluto ed augurio». «Non potevamo avere soddisfazione migliore», spiega inorgoglito il nipote di Ebe Morelli Veronesi, che ora dirige il frantoio, «e quello che più ci ha colpito è stata la pronta risposta del Capo dello Stato». Al frantoio Veronesi si lavorano, in una stagione, circa tremila quintali di olive, tutte prodotte sulle colline del lago di Garda veronese. In azienda lavorano sette dipendenti e quattro stagionali. Fu il trisavolo Zeno Veronesi a dar corso all’attività di molatura delle olive. Il primo impulso imprenditoriale lo diede il nonno Vincenzo che nel 1918 aprì a Brenzone, zona originaria dei Veronesi, il frantoio. Nel 1938 si trasferì a Lazise. Con lui collaborarono i figli. Nel 1958 dell’attività si fece carico Domenico, padre di Emanuele. Le olive raccolte in giornata vengono molite con macine di pietra granito e spremute con presse idrauliche. Un metodo artigianale per ottenere un olio extra vergine di oliva di prima spremitura. «Visto il gradimento del Presidente Ciampi per la nostra abitudine quotidiana», conclude la signora Ebe, «provvederemo a far conoscere al capo dello Stato anche il nostro prodotto, inviandone una selezione».

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