Un premio che celebri la potenza e la forza della bellezza, del genio dell’estetica, dell’arte e del talento di artisti che sanno incidere sulla storia del secolo in corso. Sicuramente anche il Poeta Gabriele d’Annunzio lo avrebbe concepito secondo queste linee guida se avesse dovuto istituire un riconoscimento per rendere omaggio ad artisti suoi contemporanei. E così, infatti, lo ha pensato Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani, ideatore e curatore della prima edizione del Premio omonimo ‘Il Vittoriale degli Italiani’ che quest’anno sarà consegnato al maestro del cinema italiano Ermanno Olmi lunedì 11 luglio alle 20.45, proprio all’Auditorium della cittadella monumentale dannunziana di Gardone Riviera, Brescia. Il regista de ‘La leggenda del santo bevitore’, Leone d’oro al Festival di Venezia, e ‘L’albero degli zoccoli’, Palma d’oro a Cannes, riceverà il riconoscimento nell’ambito del ‘Nuovo Festival del Vittoriale tener – a- mente’. Il Presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri consegnerà ad Olmi un’opera dello sculture Mimmo Paladino che ha creato in esclusiva una miniatura in alluminio del famoso Cavallo blu installato a fianco dell’Anfiteatro. L’evento sarà anche un’occasione per ripercorrere le tappe più significative della carriera del regista di origini bergamasche, che il 24 luglio compirà 80 anni, e che spesso è stato paragonato a Pier Paolo Pasolini per quello sguardo poetico, ma sempre realista, che regala nei suoi film. Cattolico e di origini contadine, Olmi è sempre rimasto fedele a se stesso e ai suoi ideali, tornando spesso alla sua prima vera passione: i documentari. Tra i suoi film, da ricordare anche ‘Il Posto’, il pluripremiato ‘Il mestiere delle armi’ e il più recente ‘I Cento chiodi’. La serata di premiazione, come già ricordato, si terrà nell’ambito del cartellone del ‘Nuovo festival del vittoriale – tener –a -mente’ che, per l’11 luglio, subito dopo l’omaggio a Ermanno Olmi, propone uno spettacolo dedicato alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Alle 21.15, sempre sul palco dell’Auditorium, andrà infatti in scena ‘I Promessi Sposi’ di e con Massimiliano Finazzer Flory che unisce la recitazione, la danza e la musica ad uno dei più grandi affreschi storico-letterari del nostro Paese come il capolavoro di Alessandro Manzoni. Questo progetto teatrale, in una riduzione drammaturgica che si avvale della collaborazione del direttore del Centro Nazionale di Studi Manzoniani Gianmarco Gaspari, vuole creare un incontro fra Alessandro Manzoni, lo scrittore italiano più famoso al mondo, e i maggiori compositori dell’Ottocento italiano al fine di mettere in scena il nostro mondo: l’Italia con le sue virtù, i vizi e le contraddizioni, capaci, pur sempre, di emozionare. La recitazione dei capitoli VI, VIII, XII, XXI, XXXIV e XXXVIII offre una duplice sfida. Anzitutto quella di far “sfilare” personaggi come Don Rodrigo, Fra Cristoforo, Lucia, l’Innominato, Renzo e il popolo come figure shakespeariane, quasi ognuna dovesse duellare prima di tutto con se stessa. La seconda sfida intende, invece, mettere in luce in che modo la lingua di Manzoni, anche senza l’intervento della Provvidenza, continui a essere, oggi più che mai, polifonica, polemica e poetica, incredibilmente contemporanea. In scena insieme a Finazzer Flory, Gilda Gelati, prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, che interpreta coreografie sulle musiche di Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini e Niccolò Paganini eseguite dalla violinista dell’Orchestra Giuseppe Verdi di Milano Elsa Martignoni. Lo spettacolo arriva al Vittoriale dopo un’importante tournée negli Stati Uniti, dove ha riscosso un grande successo di critica e pubblico come testimoniano le numerose standing ovation ricevute. La città di Miami Beach ha inoltre conferito a Finazzer Flory un riconoscimento per la sua attività di promozione culturale. Di nuovo in Nord America il prossimo ottobre, tra Canada e Stati Uniti, I promessi sposi andrà in scena anche in Argentina, a Buenos Aires, e poi in Cina, a Shanghai, mentre sarà nei teatri italiani solo nel 2012. La rappresentazione nel contesto del Nuovo Festival del Vittoriale, quindi, si presenta come un unicum in questa stagione di date internazionali.