Il turismo lacuale potrebbe ricevere sensibili effetti positivi dalla delicata e instabile situazione internazionale, che sta già provocando effetti disastrosi: calo delle prenotazioni nelle agenzie di viaggio del 40% e di presenze alberghiere nel solo Bresciano pari al 30% in questo ultimo mese. Dati rimbalzati ieri mattina all’inaugurazione della quinta edizione della Borsa dei Laghi d’Italia, tenutasi a Villa Tassinara di Rivoltella. I laghi italiani, a parte il Garda che vanta un suo solidissimo mercato, possono quindi giocare un ruolo positivo, rilanciando un turismo di qualità, a basso impatto emotivo e di semplice organizzazione. L’ormai diffusa ritrosia del turista (specie quello d’oltreoceano) a muoversi su lunghe distanze e le difficoltà delle compagnie aeree, in uno scenario così complesso, a garantire i voli programmati verso le località previste, sono indubbiamente dei buoni motivi per far ritenere che il futuro dell’industria turistica dei laghi possa tingersi di rosa. C’è, però, una considerazione da fare: come la mettiamo con certi prezzi davvero impossibili, che vengono sparati in certi locali e alberghi in cambio di servizi e qualità dei prodotti non sempre all’altezza? Una riflessione necessaria, visto che l’arrivo di nuovi flussi turistici può essere un ulteriore volano per il bacino gardesano. In ogni caso il turismo lacuale rende. Il Garda guida la «hit parade», non è una novità. In Italia questo segmento significa 5 mila miliardi di fatturato, uno dei più importanti del movimento vacanziero nel nostro Paese. L’Enit, non a caso, lo ha identificato come una delle aree strategiche della propria iniziativa, investendo proprio nella Borsa dei Laghi di Desenzano un ruolo primario di promozione nel settore. Secondo l’Istat, circa il 3% degli italiani che ogni anno si muovono per turismo all’interno dei confini nazionali ha, come destinazione, i laghi. Le acque interne si collocano al terzo posto della classifica delle mete preferite, subito dopo le città d’arte e il mare, davanti alla montagna e alla pari con i capoluoghi di provincia. Nell’insieme, sono circa 4 milioni i turisti che ogni anno scelgono i laghi cone luogo delle loro vacanze. Come si diceva, ci sono attese notevoli per il prossimo anno, sia per le ragioni già descritte, sia perchè le città limitrofe ai laghi (Brescia, Verona e Mantova) stanno aumentando la loro capacità attrattiva grazie a mostre culturali di spessore mondiale. Senza dimenticare il vasto panorama di attrezzature sportive e di beauty farm. Ieri a Desenzano, nell’unica giornata di contrattazioni (oggi e domani saranno invece dedicati agli educational), si sono visti 120 operatori italiani ai quali se ne sono aggiunti 30 provenienti dall’estero. Tra i presenti all’inaugurazione, il vicepresidenbte di Pro-Brixia (l’ente organizzatore) Max Bontempi, l’assessore provinciale Ermes Buffoli, il presidente dell’Apt Maurizio Banzola, quelli di Confesercenti, Piergiorgio Piccioli, e dell’Ascom, Ferruccio Rossi Thielen, quindi l’assessore di Desenzano, Emanuele Giustacchini.
!
Turismo, le presenze calano del 30 per cento per colpa della guerra
Al via la Borsa dei laghi italiani
Articoli Correlati