Sabato 19 novembre alle 16 la Fondazione Madonna del Corlo Onlus, con il patrocinio del Comune e della Proloco di Lonato, organizza una conferenza a tema storico-artistico dal titolo “LONATO DA SOTTO IN SU – Alla ricerca del sorprendente”. Si parlerà della volta dipinta della chiesa della Beata Vergine del Corlo e di altre meraviglie, presso la Biblioteca comunale, in via Zambelli 22.
Intervengono il dottor Nicola Bianchi, assessore alla Cultura di Lonato; Adriano Robazzi, presidente della Fondazione Madonna del Corlo; Fiorella Frisoni, docente di Storia dell’Arte moderna all’Università degli Studi di Milano e Filippo Piazza, responsabile delle raccolte artistiche e archeologiche del Museo Camuno CaMus di Breno.
Grazie alla notevole qualità artistica delle opere realizzate e conservate all’interno della chiesa della B.V.del Corlo e il lavoro svolto in questi anni per la sua riqualificazione, la chiesa è riuscita a riconquistare in campo culturale e sociale il ruolo che aveva goduto negli anni passati, quando, nel 1500, i Disciplini provvidero a restaurare e arricchire il tempio di splendide opere. Da questa considerazione nasce l’idea della conferenza: attirare l’attenzione su una particolare applicazione in pittura della prospettiva, guardando alla volta dipinta della chiesa, in ambito bresciano e non solo, e al grande successo che questa tecnica ebbe sopratutto nel Seicento e alla capacità di creare opere spettacolari all’interno di edifici, creando spazi che generano stupore e meraviglia. L’inganno è uno dei tratti fondamentali di questo momento artistico. Il tema sarò sviluppato dal dott. Filippo Piazza.
A corredo della sua conversazione si tratterà il complesso rapporto tra pittori di quadratura e pittori di figura, riportando esempi in terre bresciane. L’argomento sarà poi approfondito dalla dottoressa Fiorella Frisoni.
Ente proprietario della chiesa e promotore della conferenza è la Fondazione Madonna del Corlo di Lonato. L’ingresso è libero. Al termine dell’evento seguirà un piccolo rinfresco.
Conversazioni
Lonato da sotto in su. L’arte dello stupire
«Bressa è ‘l fonte de’ quest’arte». La quadratura bresciana tra il XVI e il XVII secolo
Filippo Piazza
La conversazione verterà su una particolare applicazione, in pittura, della prospettiva, e sui suoi sviluppi nel territorio bresciano. Il tema è poco noto al grande pubblico, ma va segnalato che anche gli studi specialistici hanno faticato a interessarsi della “quadratura” bresciana, pur rappresentando un genere pittorico che ha caratterizzato, più di altri, l’arte locale tra il Cinquecento e il Seicento. Durante la conversazione non si potrà fare a meno di chiarire cosa si intende per “quadratura”, vale a dire una modalità di decorazione dei soffitti, che consiste nel dipingere architetture in prospettiva che fingono uno spazio più esteso di quello che è in realtà: la “quadratura”, dunque, oltre a essere decorativa ha anche un grande potenziale illusionistico, ed è per questo che si è sviluppata soprattutto in epoca barocca (nel XVII sec.), irardiandosi dal centro Italia (Roma) all’Emilia (Bologna), sino alla Lombardia (Milano, Mantova e Brescia) e al Piemonte, arrivando sino a Venezia e in seguito entrando nelle regge europee, da Vienna a San Pietroburgo.
A dispetto di quanto si possa credere, Brescia ha fornito un contributo non secondario alla formazione di questa pratica pittorica, come del resto fu riconosciuto in tempi non sospetti dalla letteratura antica che, con Marco Boschini a metà Seicento (ma già con Giorgio Vasari un secolo prima) ebbe a dire che «Bressa è ‘l fonte de’ quest’arte». Si proverà, quindi, a ripercorrere in breve le tappe principali che hanno segnato la nascita di questo genere a Brescia e nel suo territorio (tenendo conto anche delle testimonianze artistiche presenti a Lonato del Garda), e la sua diffusione tra Lombardia, Emilia e Veneto. Verrà esaminata l’opera di alcuni pittori, protagonisti di questa memorabile stagione dell’arte locale.