giovedì, Dicembre 19, 2024
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I nostri tesori nel Parco del Garda

Alla scoperta del Bus del luff

Una breve e interessante escursione nel Parco Alto Garda Bresciano partendo dal Rifugio Campei de Sima 1017 m. gestito dall’Associazione Nazionale Alpini Sezione Monte Suello Salò.

Il rifugio si trova nel comune di Toscolano Maderno raggiungibile da Gaino per la val delle Camerate e la val di Campiglio, fino al ponte del Rilo, dove si lascia la macchina per proseguire a piedi con la possibilità di raggiungere il Rifugio per tre itinerari.

Il primo per la strada che porta al P.sso della Fobbiola sent. N° 7 e sent.N° 3 bivio per il Rifugio, il secondo sentiero N° 22 per i tre campei e il terzo N° 7b per la Selva Scura, consigliabile se fa molto caldo.

L’escursione che illustriamo oggi è interessantissima e breve, è la visita alla grotta (cuel de la val de le grote) Bus del Luf.

Il tempo di percorrenza è di circa trenta minuti solo andata, ma per chi si addentra nella gotta, non c’è nessun pericolo (munirsi di torcia elettrica)e l’occasione di vedere da vicino, meglio non toccare, pensare che per formare le stalagmiti la goccia d’acqua ha impiegato milioni di anni e se tocchiamo la stalagmite formiamo una invisibile patina sulla sua superficie e la goccia d’acqua scivola via e si interrompe il formarsi del calcare.

Dalla chiesetta intitolata alla Madonna della Neve nei pressi del Rifugio si prende il sentiero N° 22 indicazione Bus del Luf, dopo cinque minuti si arriva alla selletta dove si tiene la sinistra o Il sentiero, mantenendosi in quota, taglia tutto il crinale a 1068 m. e sbuca in un pianoro con vista sulla conca di Campei, sul Pizzoccolo e lo Spino.

Si prosegue diritti e, dopo poco, si arriva dove il sentiero scende alla grotta; piccola digressione a sinistra e troviamo un punto panoramico sul bacino della Valvestino e sotto di noi la selvaggia Val di Vesta. con l’omonimo lago che entra nella valle come un fiordo.

Ritorniamo sui nostri passi e iniziamo a scendere

Arriviamo a spuntoni di roccia che scendono da Cima Pracalvis: all’ultimo spuntone, la grotta.

Per entrare, non c’è nessun pericolo, fate però attenzione a non scivolare.

La grotta è disposta in salita, la parte più interna è adornata di stalattiti e stalagmiti color rosa. Ne vale la pena!

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