domenica, Febbraio 23, 2025
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È emergenza per la flavescenza dorata, l’insetto che ha già distrutto due mila ettari di vigneto solo in Piemonte.

Allarme flavescenza

È emergenza per la flavescenza dorata, l’insetto che ha già distrutto due mila ettari di vigneto solo in Piemonte. I venti miliardi di lire che dovrebbero essere stanziati sono giudicati dalla Confagricoltura una cifra assolutamente insufficiente, ne servirebbero 100. Per l’indennizzo dei danni è necessaria una specifica normativa che disponga contributi per l’estirpazione e il reimpianto dei vigneti, nonchè aiuti per compensare almeno in parte la mancata produzione. Il Ministro delle politiche agricole ha firmato in settimana il decreto che rende obbligatorie misure di lotta fitosanitaria necessarie per contenere e, ove possibile, debellare la flavescenza dorata, una malattia che sta causando gravi danni alla viticultura. Nel Bresciano da domani 19 giugno prenderà il via il censimento delle superfici vitate (Reg. CE 1493/1999) con l’attivazione di due postazioni sperimentali dell’Aima al Centro Vitivinicolo provinciale di Brescia, che ha sede in viale Bornata 110. I soggetti interessati dovranno obbligatoriamente compilare una dichiarazione sulla qualità e sulla quantità delle delle superfici coltivate a vitigni, utilizando l’apposita modulistica predisposta dall’Aima. Le postazioni, che verranno completate entro la prima settimana di luglio, saranno a disposizione degli agricoltori per la stesura della dichiarazione, mentre le organizzazioni professionali di categoria hanno dato la massima disponibilità per la consulenza e l’assistenza, che saranno gratuite, alla precompilazione dei modelli. E in tema di superfici vitate l’assessorato provinciale all’Agricoltura ha precisato nuovamente che i conduttori di vigneti affetti da flavescenza dorata possono presentare le domande di estirpo e reimpianto, o solo di estirpo, durante tutto il corso dell’anno e senza, quindi, alcun vincolo, utilizzando gli appositi modelli in dotazione presso l’assessorato, che rimane a disposizione di tutti i conduttori di vigneti per richieste e chiarimenti sulla questione. La domanda dovrà essere corredata dalla documentazione richiesta. Per quanto riguarda l’estirpo, i conduttori possono presentare domanda per singole piante colpite da flavescenza, precisando il numero delle piante estirpate in rapporto a quelle che compongono il vigneto. Se dopo la presentazione della domanda dovessero verificarsi nel vigneto ulteriori casi di flavescenza, l’imprenditore può presentare un’altra. In attesa di definizioni normative che stabiliscano le modalità di erogazione dei contributi, l’estirpazione dà diritto al reimpianto solo per le superfici per le quali avviene l’espianto. Si ribadisce che la lotta alla flavescenza e al suo vettore, lo “scaphoideus titanus”, obbligatoria per Decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali. Veronica Zampedrini

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