La polemica per l’obbligo di chiusura dei negozi nel pomeriggio di san Silvestro, di cui riferiamo sotto, è in parte bilanciata dalla soddisfazione degli operatori alberghieri dell’Alto Garda d’avere ottenuto dalla Provincia (contrariamente ai commercianti: per i quali evidentemente Natale e Capodanno sono ancora ingiustamente considerati «stagione morta») la possibilità di considerare il turismo come una «stagione unica» che dura tutti i dodici mesi dell’anno. E’ lo stesso presidente dell’Apt, Enio Meneghelli, che sottolinea l’importanza della riforma. «Stagione unica» agli effetti pratici significherà che nel 2002 tutti gli esercizi non presenteranno più ai clienti dei listini distinti tra alta e bassa stagione. Vi sarà solo un «prezzo massimo» ammesso, per ogni categoria. Rispettando il «tetto», l’albergatore potrà fare le sue promozioni e i suoi sconti a piacimento, calibrando l’offerta alle effettive tendenze del mercato. Perchè non è più assodato, come un tempo, che luglio «tira» e maggio «è fiacco». Anzi…
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Nel 2002 gli esercizi ricettivi faranno distinzioni di prezzi a piacimento
Alta e bassa stagione? Superate
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