Senza l’annunciato ministro Alfonso Pecoraro Scanio e il sottosegretario Stefano Boco ha preso il via nel pomeriggio di ieri, all’Hotel Caesius Thermae, il primo congresso nazionale: «Luce e ambiente: verso nuove soluzioni illuminate». Il convegno patrocinato dal ministero dell’Ambiente e Confindustria e organizzato dall’Assil, associazione nazionale produttori d’illuminazione, si concluderà questa mattina con l’intervento di Gianni Alemanno componente V Commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera. Sempre che l’ex ministro di An non voglia seguire l’esempio dei rappresentanti di Governo dando buca a un congresso che ha il merito di aver richiamato in riva al lago amministratori provenienti dalle più disparate parti d’Italia.E proprio l’assenza dei rappresentanti dello Stato ha impedito a Filippo Bernocchi, vicepresidente dell’Anci, di chiedere lumi sugli emendamenti alla Finanziaria proposti dall’associazione, oltre a ribadire il malcontento per i duri tagli di risorse ai Comuni.«È vero che non riguarda solo questo Governo e che negli anni precedenti e nelle scorse manovre finanziarie, le risorse in meno per i Comuni sono state altrettanto significative ma in questo quadro di minori trasferimenti è complicato avere le condizioni per investire risorse su impianti che utilizzano energie rinnovabili», ha precisato Bernocchi. «Il problema degli investimenti non è legato solo alla disponibilità delle risorse ma anche al fatto che le spese effettuate dai Comuni per gli impianti di energie rinnovabili vengono conteggiate nel Patto di stabilità interno», ha continuato Bernocchi che ha sottolineato la difficoltà di programmare investimenti di lungo periodo quando non si può spalmare gli effetti di tali investimenti nel tempo, anziché concentrare tutto in un unico esercizio finanziario. Il tutto senza dimenticare che negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva crescita dei consumi per l’illuminazione pubblica, un settore troppo spesso considerato marginale rispetto all’avvio delle politiche di risparmio energetico. Una spesa, quella che i Comuni sopportano per l’illuminazione pubblica, che ha subito tra il 2005 e il 2006 un incremento dei costi del 28 per cento in un solo anno. In pratica una città di 50mila abitanti con 5.500 punti luce e una bolletta di 300mila euro annui avrà un incremento della bolletta di 63mila euro, mentre per un Comune di 10mila residenti, 1500 punti luce e una bolletta di 50mila euro, avrà un aumento di 10.500 euro. Dati poco incoraggianti come quelli rivelati in apertura lavori da Guidalberto Guidi, presidente dell’Anie, federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche cui aderiscono 822 aziende con un fatturato di 56 miliardi. «L’Italia dipende per l’85% di approvvigionamento energetico dall’estero. Abbiamo bisogno di far partire soluzioni tecnologiche innovative che ci permetterebberodi raggiungere un 30% di risparmio».«Nel nostro Paese un piano energetico non è mai stato varato né pensato», ha sostenuto Giovanni Caprara, caporedattore delle pagine della Scienza del Corriere della Sera. Un’affermazione in controtendenza con l’ottimismo avanzato in fatto di efficienza energetica da Luciano Barra, ministero dello Sviluppo economico. Barra ha decantato gli incentivi per il fotovoltaico presenti in Finanziaria oltre a ricordare che dal 2009 entrerà in vigore il certificato che classificherà il livello d’efficienza delle case in relazione all’ isolamento termico. L’obiettivo generale rimane comunque quello di ridurre del 10%, entro il 2016, i consumi energetici: valore che deve arrivare al 20% per il 2020. È toccato a Paul Van Tichelen, istituto Fiammingo per la ricerca tecnologica, sottolineare che le apparecchiature d’illuminazione stradali e per uffici sono spesso basate su tecnologie obsolete, mentre l’industria dell’illuminazione ha già fatto significativi progressi tecnologici verso l’efficienza energetica, ma è difficile la sostituzione, poiché la vecchia tecnologia a bassa efficienza energetica è ancora disponibile sul mercato.
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Convegno nazionale patrocinato da ministero dell’Ambiente, Confindustria e organizzato da Assil