Sul palcoscenico della sala 1000 al Palazzo dei Congressi giovedì prossimo ci sarà Andrea Castelli, che con il Teatro Stabile di Bolzano e per la regia di Paolo Bonaldi presenterà al pubblico rivano «Ciò che non si puo’ dire – Il racconto del Cermis» di Pino Loperfido. Questa volta l’appuntamento non è solo con l’Andrea Castelli istrione e mattatore, ma con un Castelli rinnovato che sa unire alle sue più amate qualità la profondità di un forte impegno civile. I fatti che si raccontano nello spettacolo sono noti. Del Cermis si è parlato ovunque e in ogni modo, dai Tg alle aule di tribunale, ed è questo l’antefatto che Pino Loperfido ha ricostruito nel suo libro e che Andrea Castelli sta recitando. Il racconto segue il filo della memoria di un manovratore, l’unico sopravissuto della tragedia. Francesco, così lo chiameremo, la prende alla lontana, tergiversa, torna con la mente a quando era bambino e vedeva i film di Paul Newman, il suo idolo, ovviamente americano…C’è molta ironia nello spettacolo, ben dosata. Quasi vi fosse paura nell’affrontare l’argomento. Emerge piano, a frammenti, in un crescendo teatrale che per una volta è pure crescendo di una inevitabile emozione legata alla realtà delle cose.Lo spettacolo sta circolando e raccogliendo enormi consensi di critica e di pubblico, tanto che Castelli è stato invitato per una serie di recite straordinarie, dal 13 al 24 marzo, dal Teatro Litta di Milano. Commozione, indignazione, senso di impotenza. Catarsi forse, oppure quell’esercizio della memoria che dovrebbe servire al non ripetersi delle cose peggiori.Un ottimo testo, un grande attore trentino, una regia impeccabile. Uno spettacolo coinvolgente e ricco di poetica umanità.Data l’eccezionalità dell’appuntamento e le copiose richieste di biglietti la sala 1000 è stata attrezzata per l’occasione. Vi sono quindi a disposizione più posti del solito. I biglietti possono essere acquistati lo stesso giorno della rappresentazione dalle ore 20; altrimenti la prevendita è presso gli sportelli delle Casse Rurali Trentine. Per ulteriori informazioni: Ufficio Cultura del Comune di Riva del Garda (0464/573869).
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Già molte le prenotazioni per lo spettacolo che andrà in scena giovedì al Palacongressi