In occasione del 70° anniversario della sua fondazione, la Comunità del Garda ricorda figure significative che ne hanno segnato la storia. Tra queste emerge Annamaria Salvo de Paoli, protagonista della vita politica e istituzionale del territorio gardesano tra gli anni ’80 e ’90, la cui memoria viene oggi richiamata dal segretario generale Pierlucio Ceresa. Farmacista di professione e attiva amministratrice a Salò, ha lasciato un’impronta importante nello sviluppo culturale e turistico dell’area.
Ruolo Politico e Istituzionale
Annamaria Salvo de Paoli ricoprì ruoli di primo piano nell’amministrazione comunale di Salò, servendo come Vicesindaco e assessore durante i mandati dei Sindaci Riccardo Marchioro e Pino Mongiello. Parallelamente, fu delegata in via permanente dal Comune presso gli organi della Comunità del Garda. La sua affermazione nel panorama politico locale e istituzionale avvenne in un periodo in cui la presenza femminile in tali ambiti non era scontata, distinguendosi per intelligenza, professionalità e un marcato senso del servizio pubblico, come sottolineato da chi ebbe modo di collaborare con lei a livello istituzionale. Era coniugata con Bepi de Paoli, anch’egli farmacista titolare dell’omonima farmacia salodiana.
Contributi Culturali e Turistici
Nel suo incarico ultra decennale all’interno della Comunità del Garda, specificamente come delegata ai settori culturali e turistici, Annamaria Salvo de Paoli promosse numerose iniziative di rilievo. Tra queste si ricordano le celebrazioni per il bicentenario del viaggio di Goethe in Italia nel 1987, eventi volti a valorizzare il Lago di Garda nel contesto culturale europeo, e la costituzione dell’ISFE (Istituto per la Formazione Europea). Fu inoltre coinvolta nel progetto “Galeas per montes conducendo”, rievocazione storica del trasporto delle galee veneziane, e presiedette il CPT, Centro di Promozione Turistica.
Un’Eredità per il Territorio
Scomparsa da alcuni anni, la figura di Annamaria Salvo de Paoli viene ricordata per la competenza e la passione dedicate alla crescita del Garda. Pierlucio Ceresa, nel suo ricordo, evidenzia come l’impegno disinteressato e l’amore per il lago che caratterizzarono il suo operato possano rappresentare un riferimento per le classi dirigenti locali.