domenica, Febbraio 23, 2025
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Un libro di Vittorio Pirlo e Elena Ledda presentato nella «Sala dei Provveditori». Umanista e collezionista, fu il dottore di D’Annunzio e di principi

Antonio Duse, medico delle stelle

Nella Sala dei Provveditori del Palazzo municipale di Salò è stata riproposta la figura di «Antonio Duse, medico di piaghe e dottore di stelle» (questo il titolo del libro scritto dal nipote, Vittorio Pirlo, e da Elena Ledda, presentato nella circostanza, edito dall’Ateneo).«Umanista e bibliofilo, collezionista di fiori e farfalle, ornitologo e sportivo, presidente della locale azienda di soggiorno, chirurgo (una missione maturata tra i terremotati di Messina prima e in Libia poi), capitano per la Croce Rossa Italiana nella grande guerra, Antonio Duse, scomparso nel 1955 – ha ricordato il sindaco Giampiero Cipani -, è stato il medico di Gabriele D’Annunzio, dei principi Torlonia, dell’Infante di Spagna, Ugo da Como, Pompeo Molmenti, Francesco Malipiero, del pittore Angelo Landi, di Luigi Luzzatti, presidente del Consiglio, fondatore a Brescia della prima banca popolare-artigiana, del poeta Otto Erich Hartleben, della soprano Giuseppina Cobelli, originaria di Gardone Riviera». «Duse era molto apprezzato dalla gente comune – ha detto Cipani – che, memore della sua abilità, arrivò a coniare la significativa espressione: nol la guaris pio’ gna’ el Duse, non lo guarisce più nemmeno il Duse. L’ampia corrispondenza epistolare raccolta nel volume rappresenta una riscoperta di valore storico unico e inestimabile».«E’ un lavoro fortemente originale, puntiglioso, che fornisce un affresco di vita quotidiana», afferma il medico Francesco Bersatti. «Una preziosa rievocazione», aggiunge il vicesindaco Gualtiero Comini. Nato a Salò nel 1880 da Giuseppina Leonesio e Sante Duse, originario di Chioggia, Antonio Duse si laureò in medica all’Università di Torino. Dopo la guerra subentrò al padre come chirurgo dell’ospedale gardesano. «Per più di 40 anni -ricorda Pirlo- è stato apprezzato e ascoltato in tutta la zona. D’Annunzio l’ ha voluto medico curante fin dal giorno del suo arrivo a Gardone Riviera, e fraterno amico dell’intero periodo di volontaria clausura al Vittoriale. Gli ripeteva: sei un guaritore discreto, prudente, indulgente. Lo chiamava per farsi dire che non era malato, e per farsi poi consolare. In segno di gratitudine gli conferì la medaglia fiumana di Ronchi».Cultore di scienze naturali, Duse si è dedicato con particolare interesse all’ornitologia, collaborando con Alessandro Ghigi, zoologo e rettore dell’Università di Bologna. Uccellatore e imbalsamatore, ha donato la sua preziosa collezione dell’avifauna bresciana (700 esemplari) al Museo di storia naturale di Milano e all’Istituto tecnico Battisti di Salò. Allievo del geologo Arturo Cozzaglio, che nel 1913 ha tracciato la strada che sale nella roccia da Campione a Tremosine, Duse ha raccolto anche minerali, piante, fiori e farfalle. Dopo avere ripercorso le attività e i variegati interessi del medico, il libro contiene un gran numero di lettere che gli hanno scritto personaggi famosi.«E’ stato fatto un lavoro puntiglioso di scandaglio e recupero di documenti – sottolinea Giuseppe Mongiello, presidente dell’Ateneo – per ricostruire la personalità di un uomo di assoluto rilievo, e le relazioni che ebbe modo di tessere».

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