mercoledì, Dicembre 25, 2024
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Il prefetto ai cittadini e ai volontari: «Grazie per la vostra grande forza d’animo». Inaugurati ieri gli uffici sparsi tra via Gasparo e istituto Battisti

Aperto il municipio d’emergenza

Ieri mattina, il prefetto Anna Maria Cortellessa Dell’Orco, e il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, hanno inaugurato i «nuovi» uffici comunali. Con una cerimonia semplice, arricchita dalla musica della fanfara degli alpini di Gavardo. I dipendenti del Municipio sono una novantina, inclusi gli impiegati della biblioteca (in via Fantoni), gli agenti della polizia locale (nell’edificio tra le poste e la chiesa di San Bernardino), gli ausiliari delle elementari, ecc. Dopo avere esaminato e scartato la soluzione Enel (l’immobile di via Belvedere è stato acquisito da un gruppo locale, ma ha bisogno di cospicui interventi per l’adeguamento degli impianti elettrici, idraulici e telefonici), il sindaco ha ottenuto la disponibilità della Telecom, che ha concesso la palazzina di via Gasparo, a fianco della centrale telefonica e di fronte al fabbricato delle suore Ancelle. Lì hanno trovato posto la segreteria, i Lavori pubblici, l’Urbanistica, il Commercio e il Protocollo. L’auditorium dell’Istituto tecnico Battisti è invece occupato da Anagrafe, Servizi sociali, Pubblica istruzione, Cultura, Demanio, Ragioneria e Tributi. Gli alpini e i volontari hanno smantellato le poltrone blu, accatastandole nei corridoi della scuola, e gli spazi sono stati divisi. «In dieci giorni – ha ricordato Cipani – siamo riusciti a trasferire faldoni, computer, archivi, scrivanie e arredi dalla sede storica sul lungolago. Volevamo dare un segnale, dimostrando il desiderio di riprendere l’attività. Al di là dell’emergenza c’è infatti da gestire l’ordinaria amministrazione. Bisogna ricominciare in fretta. E questo è un bel messaggio. Ringrazio tutti quanti ci hanno aiutato e i dipendenti: un esempio di dedizione, spirito di sacrificio e grande efficienza». Il prefetto: «Salò ha riportato le ferite maggiori. Per fortuna non ci sono stati nè morti nè feriti. Ciò non significa che l’emergenza non venga presa in considerazione dal governo, che ha già effettuato i primi stanziamenti. Rivolgo un complimento ai cittadini per il comportamento dignitoso e responsabile. Ho apprezzato la grande solidarietà tra le persone: un valore estremamente diffuso in provincia. La dimostrazione viene dalle associazioni di volontariato: gente che dedica in modo gratuito parte del proprio tempo per gli altri. Sono ammirata di questa sensibilità». «Le ferite – ha proseguito Anna Maria Cortellessa Dell’Orco – si cicatrizzano, e verranno sanate. La capacità dei lombardi a ricostruire c’è tutta. Il sindaco si sta prodigando, e il municipio è il cuore della vita dei cittadini; l’elemento catalizzatore. Il pensiero è rivolto alle famiglie che continuano a essere evacuate, ma dare un punto di riferimento costante, sia pure transitorio, rappresenta un fatto di estrema importanza: la voglia di reagire, la continuità, il guardare avanti. Io ho emesso un decreto che individua gli enti, le amministrazioni pubbliche e le fondazioni attraverso cui possono essere erogate le donazioni. Già sono in atto iniziative di sostegno, e tutti insieme lavoreremo per riportare Salò e l’intera area colpita come prima. Grazie per la vostra grande forza d’animo». Il prefetto, poi, ha ringraziato protezione civile, Regione, Provincia, vigili del fuoco, Croce rossa italiana, le forze dell’ordine e i volontari: «E’ stato svolto un grosso lavoro di squadra». Fabio Pasini, numero 2 dell’Ana nazionale e presidente della «Monte Suello», che raggruppa gli alpini della Valsabbia e della riviera bresciana del lago, ha ricordato come le penne nere si sono impegnate fin dal primo giorno, e nei prossimi mesi, quando i riflettori si saranno spenti, continueranno a prodigarsi per chi ha subito danni. Infine il parroco, don Francesco Andreis, ha benedetto il Municipio pro tempore. Da oggi, superata la fase calda, con aperture anche nei giorni di sabato e domenica, gli uffici torneranno all’orario normale: martedì e giovedì 8-13 e 14-18, lunedì, mercoledì e venerdì 8-13. Intanto la responsabile dell’Anagrafe, Letizia Avanzi, ha ricevuto la comunicazione del primo bambino nato dopo il terremoto. Si tratta di Cesare Fusato, figlio di Mauro e Marzia, venuto alla luce il 29 novembre nell’ospedale di Brescia. Il nome del piccolo è un invito a grandi imprese.

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