Applicato il “Daspo urbano” ai “disturbatori” del convegno Coldiretti, organizzato la sera del 17 gennaio in municipio, nell’ambito della 61esima Fiera regionale di Lonato del Garda.
Giovedì scorso tredici persone sono entrate in Sala Celesti, al primo piano del palazzo comunale lonatese, disturbando il convegno in corso promosso da Coldiretti Brescia in collaborazione con l’amministrazione comunale. Il loro ingresso, pronunciando frasi sulla vendita di terreni per la costruzione della Tav ed esibendo striscioni e bandiere “no Tav”, ha tediato le circa duecento persone in sala e ostacolato il regolare svolgimento dell’incontro. Gli agenti della Polizia locale di Lonato e alcuni Carabinieri sono dovuti intervenire per ristabilire la calma in sala e liberare l’ingresso.
Le tredici persone che hanno disturbato il convegno con cartelli e affermazioni no Tav sono state subito segnalate alla Locale e riceveranno ordine di allontanamento, firmato dal sindaco Roberto Tardani, dalle aree del Comune in cui fino a domenica si svolge la fiera.
«Il Daspo urbano è stato applicato su disposizione del comandante Luisa Zampiceni a tutti i partecipanti alla protesta per disturbo di un evento collettivo», commenta l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile Roberto Vanaria. «Per i residenti lonatesi l’applicazione è immediata, mentre ai non residenti il provvedimento amministrativo con divieto di accesso alla manifestazione sarà notificato in questi giorni e si tradurrà in un divieto d’accesso al centro storico».
Il Comune di Lonato aveva recepito a fine anno il “Daspo urbano”, con approvazione del Consiglio comunale, come previsto nel decreto Minniti-Orlando.
Come il Daspo impedisce a un tifoso di entrare allo stadio, così l’applicazione del “mini Daspo urbano” a Lonato implica l’ordine di allontanamento per 48 ore dall’area fieristica e per i non residenti, che riceveranno la comunicazione dopo la fiera, comunque è previsto l’allontanamento dal centro storico e in particolare dalla sede municipale, con l’aggiunta per tutti di una sanzione amministrativa di 100 euro. Se tale ordine non sarà rispettato, scatterà la misura successiva, ovvero la segnalazione al Questore di Brescia, oltre all’immediato allontanamento degli interessati dal comune e la sanzione pecuniaria da 300 a 900 euro.