“Quando ho deciso di assumermi la responsabilità diretta della riforma, sapevo quel che rischiavo: ci ho messo la faccia e, se non l’avessi fatto oggi, non saremmo qui a parlare di questa legge di riforma del Servizio socio-sanitario. Sono molto soddisfatto, non è una vittoria mia,è una vittoria dei cittadini lombardi: la riforma va nella direzione giusta per garantire migliori servizi, minori costi e riduzione del carico fiscale per i contribuenti”. Ha introdotto così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni la conferenza stampa nel corso della quale ha illustrato gli elementi qualificanti della riforma approvata, ieri sera, in Consiglio regionale. Erano presenti i consiglieri regionali Fabio Rizzi e Angelo Capelli, relatori del provvedimento in Aula consiliare.
LEGGE APPROVATA, NON RINVIATA
“Su qualche giornale di oggi c’è scritto che la riforma sarebbe stata rinviata – ha aggiunto il presidente Maroni -, ma la legge è stata approvata, quindi non è stata rinviata. Siamo riusciti a convincere le opposizioni a ritirare gli emendamenti e a non fare ostruzionismo, accettando proposte che erano sicuramente migliorative, lo riconosco, nell’interesse dei cittadini: per esempio, il sistema dei controlli esterno e indipendente”.
RITOCCHI IN OTTOBRE SOLO SU ALLEGATO
Il presidente Maroni ha poi smontato un altro teorema, oggi formulato su alcuni quotidiani: “La norma che prevede che entro fine ottobre si possa ritoccare un allegato – ha detto con forza – significa che è un allegato, la legge c’è. Qualche modifica dei confini si può fare. Ciò che conta di più è che sono stati confermati tutti i principi del “Libro bianco”, che contiene il progetto del nuovo
welfare lombardo”.
La legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia tra pochi giorni.
FASI RIFORMA
“Questa è la ‘Fase 1-Sanità” – ha sottolineato Maroni -, cui seguirà la ‘Fase 2-il Sociale”, di cui ci occuperemo da settembre, perché dal 1 ottobre vogliamo applicare le nuove disposizioni in materia di reddito di autonomia”.
NUOVE ASST
“Staremo molto attenti quando nomineremo i nuovi direttori generali – ha poi annunciato il presidente -, perché abbiano un nuovo approccio culturale: la nuova Asst ha due rami d’azienda, l’ospedale e il sociale”. “E questa riforma – ha ribadito – non è fatta per risparmiare, i risparmi saranno re-investiti nel Sistema socio sanitario”.
GIOCO DI SQUADRA
Tornando all’approvazione della legge di riforma, il presidente Maroni ha ringraziato i relatori, i consiglieri regionali Fabio Rizzi e Angelo Capelli, evidenziando come ci sia stato “un grande gioco di squadra, per arrivare ad approvare la misura più importante di metà legislatura”. “Una bella sfida – ha detto ancora – per realizzarla serviranno persone che ci credono, convinti della legge e dei suoi contenuti. Ora seguirà la nomina dell’assessore al Welfare, che si occuperà dei due settori”.
PROFILO NUOVO ASSESSORE
Rispondendo alle domande dei giornalisti circa il nuovo assessore che gestirà la legge di riforma, il presidente Maroni ha assicurato di aver in mente l’esatto profilo di chi ricoprirà questa carica: “Deve essere uno che condivide la legge, ci crede fino in fondo e vuole attuare una riforma con tanti cambiamenti condivisi con chi opera sul territorio”. “Il nuovo assessore – ha proseguito – dovrà andare a parlare con gli operatori, e, per questo, deve essere in grado di interloquire con chiunque, deve essere anche un buon comunicatore”. “Terza e ultima caratteristica – ha concluso Maroni -: deve essere disponibile a lavorare almeno 12
ore al giorno”.