Erano numerose le autorità presenti all’inaugurazione ufficiale della “fabbrica della birra”, “Manerba Brewery”, costruita ex novo a poche centinaia di metri dal Crociale di Manerba dai fratelli Avanzi. Un appuntamento, ed un avvenimento, al quale molti imprenditori guardano con estremo interesse in quanto potrebbe segnare l’avvio di un nuovo interesse dell’economia produttiva bresciana. Lo stesso assessore provinciale all’agricoltura, Giampaolo Mantelli, nel suo saluto ha constatato di come l’imprenditorialità bresciana possa trovare nuovi sbocchi e nuove soluzioni atte ad alimentare nuove fonti di lavoro in un settore in cui anni orsono proprio la provincia di Brescia era all’avanguardia. Un ritorno alle origini, o quasi, nel settore birraio che vede nella Valtenesi il nuovo, e per ora unico, polo produttivo. Non si tratta in effetti, come hanno sottolineato gli stessi fratelli Avanzi, Giampietro e Alessandro, di una birreria con annesso locale di mescita, che ospita consumo e produzione in un’unica struttura. A Manerba si tratta di una vera e propria fabbrica dove la birra viene prodotta, seguendo le tecniche più avanzate, consumata negli spazi attigui e imbottigliata in fusti in acciaio o, in un prossimo futuro, in bottiglie pronte per l’immissione sul mercato. Fusti che potranno alimentare le migliaia “spine” dei banchi di bar, ristoranti, pub, discoteche, paninoteche e paninerie frequentatissime dai giovani grandi consumatori di una delle bevande, leggermente alcoliche, più vendute al mondo. Impianti e tecnologie ancora solamente agli inizi in Italia, attualmente non più di una decina, ma assai numerosi nella vicinissima Germania con oltre 1.500 unità. Una proposta ed una sfida volta anche, vista l’esperienza maturata dalla dinastia Avanzi in molti anni nel settore dei grandi vini gardesani, ad avvicinare i giovani al consumo, moderato, del vino. A Manerba alla cucina tipica da birreria si potranno abbinare sia le varie tipologie di birra, che i vini prodotti in loco lasciando ad ognuno il piacere di scegliere e gustare il proprio abbinamento. Maurizio Banzola, presidente dell’APT di Brescia, ha ricordato l’importanza, per il settore turostico, di questa struttura nelle immediate vicinanze del lago di Garda ossia in uno dei luoghi più frequentati dal turismo, soprattutto quello tedesco, da sempre grande consumatore di birra. Nonostante la diversità dei prodotti a salutare l’avvio della nuova produzione a Manerba erano presenti anche il presidente dell’Ente Vini Bresciani, Alberto Pancera, che ha voluto così sigillare la volontà del settore vinicolo di camminare assieme a questa nuova realtà nel pieno convincimento che i due prodotti possano essere un valido veicolo promozionale per entrambe le tipologie, e del Garda Classico Redaelli De Zinis. Presenti anche numerosi sindaci della Valtenesi, Manerba con Isidoro Bertini in testa, oltre ai parroci di Manerba don Paolo, che ha benedetto i locali, e don Roberto di Polpenazze, ed il presidente della Comunità del Garda Adelio Zanelli. E per un appuntamento birraio-gastronomico (non mancavano sia il Lugana DOC ed il freschissimo, di produzione, Novello) un grande esperto in materia: Luciano Imbriani che ha sottolineato la validità degli abbinamenti proposti da un altro maestro della ristorazione bresciana, Ennio Avigo: birra e vini con speck, salumi e formaggi nostrani, risotto (eccezionale) alla birra e stinco di maiale arrosto.
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Erano numerose le autorità presenti all'inaugurazione ufficiale della "fabbrica della birra", "Manerba Brewery", costruita ex novo a poche centinaia di metri dal Crociale di Manerba dai fratelli Avanzi.
Apre la “fabbrica della birra” di Manerba
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