venerdì, Novembre 22, 2024
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Oggi la prima riunione di un comitato per riunire i progettisti locali

Architetti e geometri:«È ora di alzare la voce»

Nasce a Sirmione il «Comitato delle libere professioni», che nelle intenzioni del suo ideatore, architetto Antonio Merlin, vuole essere una sorta di «sentinella del territorio, per contare di più come categoria e per non subire le approvazioni di altri, spesso di dubbia professionalità».Il neo comitato, la cui prima riunione è già stata fissata per oggi alle 17 nello studio desenzanese di Merlin, ha l’obiettivo di aggregare liberi professionisti come geometri, ingegneri e architetti di Sirmione.UN’INIZIATIVA senza precedenti che non mancherà di suscitare polemiche anche perché Antonio Merlin ha da dire qualcosa in proposito.«Pensiamo a quante categorie esistano a Sirmione: commercianti, albergatori, motoscafisti, tassisti. Perché non deve esserci anche un comitato dei liberi professionisti che difenda i propri interessi di categoria e renda più efficiente il servizio professionale ai propri clienti?». E prosegue: «perché non dovremmo condividere collegialmente e rendere applicabili ugualmente a tutti le interpretazioni di norme a volte incomprensibili o di dubbia interpretazione? Perché non possiamo partecipare con idee e proposte, perché non concorrere alle progettazioni più importanti del nostro territorio?».Anche se l’architetto sirmionese non fa nomi e cognomi o specifici riferimenti, alcuni passaggi della sua lettera inviata a tutti i professionisti che operano nella cittadina non possono passare inosservati. Sfumature tecnico-amministrative ma anche politiche.SI CHIEDE infatti Merlin: «Perché dobbiamo accettare la programmazione urbanistica del territorio di nostra competenza senza esprimere un parere unitario? Abbiamo nulla da dire circa la gestione delle commissioni edilizia o della commissione degli esperti ambientali? Dopo tanti anni di studio e lavoro – continua il professionista – dobbiamo subire il parere e le approvazioni di altri, spesso di dubbia professionalità, di estrazione professionale avulsa dalla materia oppure solo perché entrati da poco nello scenario politico locale».Abbiamo chiesto all’architetto Antonio Merlin perché abbia ideato questo comitato. «Ogni giorno si presentano problemi che alcuni colleghi hanno dovuto già risolvere e quelli più giovani dovranno in futuro affrontare a loro volta. Abbiamo sempre superato ostacoli singolarmente facendo conto sulla nostra determinazione personale, quando siamo divisi e presi singolarmente è facile imporci soluzioni non condivise, con frustrazione nostra e a discapito dell’interesse dei nostri clienti: i più giovani – conclude Merlin – sudano le sette camicie per ritagliarsi un piccolo spazio ed ottenere i primi risultati».

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