Nella giornata di oggi, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia ha eseguito tre misure cautelari personali e un sequestro di circa 6,7 milioni di euro, nell'ambito di un'inchiesta su reati di truffa aggravata per l'ottenimento di erogazioni pubbliche, bancarotta, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali. Le indagini hanno rivelato condotte illecite attribuite a un agente bresciano di un intermediario finanziario che, insieme a un collaboratore e al legale rappresentante di una società, avrebbe ottenuto prestiti attraverso la produzione di documentazione falsa e alterazioni contabili.
Parallelamente, in un'altra operazione coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, sono state avviate misure cautelari nei confronti di ulteriori soggetti coinvolti in situazioni analoghe. Le fiamme gialle stanno conducendo perquisizioni presso diverse entità e stanno valutando la responsabilità amministrativa dell'intermediario coinvolto. Le indagini continueranno per accertare eventuali irregolarità nei finanziamenti concessi e l'entità del danno subito dall'Erario, che garantisce fino all'80% del credito in caso di inadempimento da parte delle aziende beneficiarie.
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