venerdì, Novembre 22, 2024
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Le aziende: 'Non troviamo manodopera perché i disoccupati sono andati in ferie'

Assunzioni difficili in agosto

I disoccupati iscritti al Centro per l’impiego (l’ex ufficio di collocamento passato di recente alle competenze della Provincia) sono tremila ma vi sono aziende che, specie in agosto, non riescono a trovarne nemmeno uno per l’assunzione. Il fenomeno, a prima vista paradossale, ha diverse motivazioni, non ultima quella legata al particolare periodo vacanziero.Il diritto alle ferie non lo si nega a nessuno, neppure ai senza lavoro, specie se questi, in gran parte meridionali, intendono passare le ferie in famiglia. «Io comprendo tutte le ragioni – spiega il presidente dell’Associazione Industriali Giulio Freddi, titolare a Castiglione dell’omonima industria dolciaria – ma rilevo semplicemente che per un paio di giorno la mia ditta ha cercato invano manodopera per l’attività produttiva e le pulizie. Avendo ottenuto importanti ordinativi dall’estero, dovevo procedere a immediate assunzioni. Nella trentina di disocupati segnalatimi dagli uffici competenti non ho trovato invece alcuna disponibilità; nessuno ha risposto al telefono». «Qui va rivisto un po’ tutto – commenta Claudio Calanca, presidente dell’Unione provinciale artigiani – dato che nella nostra società prevale una cultura del lavoro lontana dalla modernità. Non si può più puntare unicamente all’occupazione sicura e definitiva. L’imprenditore, nel contempo, deve programmare, per quanto possibile, le assunzioni. E’ una situazione che abbiamo segnalato in più occasioni e in ogni sede. Per il collocamento esistono comunque delle agenzie di lavoro interinale molto efficienti».Anche nell’artigianato molte sono le aziende che trovano difficoltà a reperire manodopera, specie quelle dell’edilizia, della metalmeccanica, del trasporto, dell’alimentazione e dell’autoriparazione.«La maggior parte dei disoccupati – dice a sua volta Vanni Dian, segretario generale della Cgil – è da noi rappresentata, oltre che da donne, da giovani con grado di istruizione medio-alto, che mirano a un posto adeguato al loro diploma. In attesa dell’occupazione desiderata, parecchi preferiscono rimanere iscritti nelle liste, rinunciando alle altre opportunità, che riguardano prevalentemente personale non qualificato. In mancanza della necessaria flessibilià, non è improbabile che si verifichino casi come quelli indicati da Giulio Freddi, anche se per la verità le agenzie di lavoro interinale, che ricorrono anche ad extracomunitari e a giovani provenienti dal Sud, conoscono un periodo di boom. Queste strutture infatti sono in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di flessibilità manifestate dalle aziende».

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