È un attentato in piena regola quello messo a segno nei giorni scorsi. Obbiettivo: i secolari ippocastani che formano il vialone d’ingresso al centro storico della cittadina dell’immediato entroterra gardesano. Patriarchi vegetali messi a dimora, secondo alcuni esperti addirittura all’epoca della risorgimentale battaglia di San Martino e Solferino. Piante che nella loro lunghissima vita hanno assistito alla trasformazione della società visto transitare sul viale Roma dapprima carrozze trainate da cavalli e carretti da asini, poi le prime autovetture, infine, il caotico e inquinante traffico moderno. Loro sono rimasti a vigilare, scaricando secondo l’evolversi delle stagioni sulla sede stradale castagne amare e foglie; poi negli ultimi tempi anche rami secchi. Hanno resistito all’usura del tempo, allo smog anche alle insidie dell’uomo. Alcuni hanno esaurito il loro ciclo vitale e, una volta seccati, sono stati tagliati. Ma nulla potranno fare contro gli attentati. Caso unico negli annali delle cronache è stato accertato che cinque ippocastani sono ingialliti e stanno in questi giorni seccando in seguito all’intervento di sconosciuti che sono entrati in azione addirittura armati di trapano e veleno. Lo hanno accertato ieri mattina i giardinieri del Comune incaricati di effettuare i primi interventi di manutenzione e pulizia sulle piante decisi dalla nuova Amministrazione comunale. «Ci siamo accorti – spiega l’assessore all’Ambiente, Emilio Baresi – che alcuni alberi erano improvvisamente ingialliti. Si è scoperto che alla base di cinque ippocastani, ad un’altezza di circa 20 centimetri dal suolo, erano stati praticati dei fori con un trapano da legno. Quindi era stato iniettato un liquido presumibilmente tossico. Il tecnico comunale ha provveduto a prelevare campioni della sostanza che faremo analizzare per accettarne la natura». Contemporaneamente, dell’accaduto sono stati informati i carabinieri ai quali è stata fatta una regolare denuncia. «È un attentato al patrimonio verde del Comune – dichiara senza esitazione il sindaco Morando Perini – mentre è impegnato nell’azione di salvaguardia e di ripristino del vialone anche con progetti concreti. C’è chi lavora per distruggere le piante quando si sta facendo tutto il possibile, con molte difficoltà da superare, per salvarne il maggior numero possibile. Sono convinto si tratti di lonatesi e non di estranei. È una verità davvero amara». Ora i tecnici del municipio hanno avviato il monitoraggio di tutti gli ippocastani del vialone, uno dei più belli della Lombardia, sopravvissuto alle ingiurie del tempo e degli anni. Anche dello smog causato dall’intensissimo traffico che fino a qualche anno fa interessava la strada statale. Tanto che l’Anas, in considerazione della fragilità dei rami, sollecitò più volte, anni fa, il taglio delle piante. Il Comune si oppose. Li salvò attuando una drastica potatura. Ora con la costruzione della nuova tangenziale la strada è diventata comunale. La nuova Amministrazione è decisa a salvare questi patriarchi vegetali. Ma nulla potrà contro l’azione sconsiderata di vandali che possono colpire in qualsiasi momento, come è già accaduto.
!
È un attentato in piena regola quello messo a segno nei giorni scorsi. Obbiettivo: i secolari ippocastani che formano il vialone d’ingresso al centro storico della cittadina dell’immediato entroterra gardesano
Attentati: presi di mira ippocastani ultrasecolari
Articoli Correlati