Negli ultimi mesi, la situazione delle case vuote sul Lago di Garda ha raggiunto livelli allarmanti, portando alla nascita di veri e propri «paesi fantasma». Secondo un recente rapporto, il 43% degli alloggi nella zona non è occupato, con picchi del 55% a Sirmione e del 61% a Manerba. Il Piano di zona dell'Ambito 11 Garda ha rilevato che su 101.173 abitazioni censite, solo il 57% è effettivamente abitato, mentre ben 43.461 risultano vuote. Le statistiche evidenziano situazioni critiche in vari comuni: Desenzano conta 5.759 case vacanti su un totale di 19.349, Moniga ha il 52% delle sue unità disabitate e Padenghe registra oltre il 50%.
In risposta a questa emergenza abitativa, sono state raccolte oltre 200 firme contro la turistificazione, promosse dal Collettivo gardesano e dal Tavolo ambiente Garda. È attualmente in corso una petizione per limitare le case vacanze e proteggere il diritto all'abitare, chiedendo modifiche alle normative sugli affitti brevi e un blocco della costruzione di nuove strutture turistiche nelle aree già sature. Diverse testimonianze rivelano come residenti storici siano stati costretti ad abbandonare le proprie case a causa della crescente pressione turistica; ad esempio, un'anziana di Capolaterra deve lasciare l’abitazione per la conversione degli appartamenti in affitti brevi.