Anche ieri sono proseguiti i viaggi dei Volontari del Garda per riempire di acqua il serbatoio di Gardone Riviera. «Al momento – spiegava ieri alle ore 17 uno degli operatori – ne abbiamo effettuati cinque, ma non è ancora giunto il momento di staccare. In serata tireremo il bilancio. Mercoledì, ben nove i viaggi, tutti dalle 19 in poi: quattro con l’autobotte da 13 mila litri e cinque con quella da 5 mila. «A un certo punto siamo dovuti intervenire anche al Santa Corona di Fasano, l’ospedale per il recupero dei cardiopatici. Si è andati avanti per quasi tutta la notte». Sempre ieri si è intervenuti di nuovo anche a Tremosine, mentre Gargnano non ha chiesto aiuto. La situazione più delicata rimane a Gardone Riviera. Il comune dispone di una sorgente e di un pozzo, entrambi con una portata ridotta. Molto spesso l’utilizzo dell’acqua da parte dei cittadini è poco appropriato. A Ferragosto, poi, giungono tutti i proprietari delle ville in collina, e i rubinetti vengono aperti. C’è chi riempie le piscine, chi ne approfitta per lavare l’automobile e chi innaffia i giardini. Senza dimenticare le necessità dei numerosi alberghi che, in questo periodo, registrano un buon afflusso di clientela (la fuga dei tedeschi è stata, in parte, compensata dagli inglesi). Il campanello d’allarme è suonato nel primo week end d’agosto, con la necessità di chiedere aiuto ai Volontari di Gianfranco Rodella. Che si sono subito rimboccati le maniche. Mercoledì sera la situazione è precipitata. Da un lato i problemi legati al lungo periodo di siccità, dall’altro l’arrivo dei turisti. Sembrava che, in paese, fossero tutti assetati. Ieri i viaggi sono proseguiti. Nei momenti di maggiore intensità del traffico viario, le autobotti vengono scortate dalle «gazzelle» della Polizia locale, a sirene spiegate. L’acqua diventa così preziosa che la si trasporta con estrema urgenza, come nel caso di un ferito. Nel pomeriggio di ieri si è sperato nel temporale che, bagnando i giardini, farebbe calare i consumi. Resta il fatto che, a Fasano, abbiamo raccolto mugugni e proteste. E c’è chi vuole chiamare il Gabibbo per ridicolizzare il funzionamento dell’acquedotto. Intanto la spa Garda Uno, che gestisce la rete idrica, oltre alle fognature e allo smaltimento dei rifiuti, ha diffuso un comunicato per ricordare come «in questo periodo tutte le forze siano impegnate praticamente 24 ore su 24. Con l’ausilio prezioso e indispensabile dei Volontari del Garda, le situazioni più gravi vengono quanto meno tamponate. Vedasi Gardone Riviera, Tremosine e Gargnano. «L’acqua viene prelevata all’interno dello stesso territorio comunale o nelle località vicine, dove la rete presenta un surplus, e trasportata ai serbatoi di carico delle zone a maggiore carenza. Abbiamo avuto la più ampia disponibilità a operare secondo criteri di solidarietà. Nessun comune sta vendendo acqua ai vicini. Quella in eccesso è resa disponibile in modo gratuito. Sono quindi prive di ogni fondamento le notizie secondo cui Salò si faceva pagare da Gardone». Il sindaco Alessandro Bazzani e gli assessori stanno pensando di rafforzare le strutture, aumentando la capacità delle riserve.
Continua la crisi idrica: rifornimenti garantiti dai Volontari del Garda
Il Garda Uno: «Salò non fa pagare l’acqua»