Grande soddisfazione da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Brescia, che, in collaborazione con il Centro Vitivinicolo Provinciale, ha organizzato un corso di formazione decentrato, dedicato alle aziende vitivinicole del territorio bresciano. Grazie alla Misura 111 B del PSR, 21 aziende bresciane si sono recate in Francia e in Germania per conoscere da vicino le realtà produttive di Mosella e dell’Alsazia, riconosciute in tutto il mondo come zone d’eccellenza del settore. L’obiettivo era chiaro: comprendere i motivi del successo estero e le risposte sono arrivate puntuali: i viticoltori bresciani hanno riscontrato una qualità intrinseca del prodotto vino, una grande attenzione all’aspetto agronomico della conduzione del vigneto; inoltre hanno notato come la tradizione e la consapevolezza francese e tedesca sia ben radicata nelle strategie di comunicazione: le aziende, raggiunte telefonicamente, hanno espresso il loro entusiasmo per questo viaggio, che ha permesso loro di trovare nuovi spunti per sviluppare al meglio la loro azienda.
Ecco alcuni nomi delle aziende che hanno fatto conoscere il loro modus operandi: Rolly – Gassmann, Marcel Deiss, Schoffit, piccoli domaines, ma di altissima qualità, che sanno portare i loro prodotti nei ristoranti del territorio d’appartenenza, nelle zone limitrofe, e che hanno saputo creare un’economia forte, ben radicata sul territorio. “Apprendo con piacere l’entusiasmo della delegazione di produttori bresciani che ha visitato aziende di confine – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, On. Daniele Molgora, interpellato in merito – è la dimostrazione che per raggiungere importanti traguardi bisogna essere ben radicati sul proprio territorio e le iniziative legate al Marchio Made In Provincia di Brescia vanno proprio in questa direzione: promuovere le aziende bresciane nel bresciano, in modo da far ripartire l’economia del territorio, dando impulso al mercato interno.”
Maria Grazia Marinelli, Presidente del Consorzio Montenetto, di ritorno dal viaggio, ha proprio parlato di un’esperienza positiva, che ha permesso di capire come i Francesi interpretano l’agricoltura, con grande attenzione per la promozione negli alberghi, nei paesi limitrofi, un attaccamento al loro territorio e alla loro terra: “Studiano il suolo per trarre benefici in bottiglia.”
“Il viaggio al quale hanno partecipato le aziende bresciane – ha dichiarato l’Assessore Gianfranco Tomasoni – è stato un importante strumento di confronto che sono certo porterà benefici al nostro territorio.”
“La qualità parte soprattutto dal vigneto – ha dichiarato Mauro Tognoli, Vice Presidente del Centro Vitivinicolo Provinciale -. Ora dobbiamo continuare ad aiutare le nostre aziende con interventi mirati per la loro crescita professionale.” La loro vocazione è curare il terreno, il suolo, la vite, lavoro fondamentale per produrre qualità”.
Ambra Tiraboschi, del Consorzio Lugana, non ha dubbi «A noi manca la curiosità. Noi produttori non abbiamo voglia di imparare. Siamo radicati nelle nostre zone, ma non dobbiamo limitarci a questo. Non dobbiamo perdere la capacità di confrontarci con il territorio, con altre zone, con il mondo!”