Qual’è il miglior formaggio italiano? L’Accademia italiana della cucina non ha avuto dubbi, e ha assegnato al bagoss il premio «Dino Villani 2002», regalando al prodotto principe di Bagolino la qualifica di miglior prodotto caseario nazionale. La «laurea» è arrivata nei giorni scorsi, quando il formaggio di casa ha ottenuto il più prestigioso riconoscimento della sua storia. L’Accademia italiana della cucina, fondata nel 1953 da esperti del settore come Dino Buzzati, Arnoldo Mondadori, Gianluigi Ponti, Dino Villani, Joe Ponti e Giannino Citterio, cura tutti gli anni una selezione dei migliori prodotti enogastronomici della Penisola, dividendoli naturalmente in categorie. E quest’anno l’istituzione ha valutato 86 prodotti tra pasta, insaccati, formaggi e altro, e al termine di una rigorosa selezione effettuata da tecnici e docenti universitari, espressamente incaricati dalla stessa Accademia, il bagoss ha sbaragliato la concorrenza portata all’esame da altre delegazioni italiane; una concorrenza certamente di alto profilo. Il re dei formaggi si è confrontato con avversari di tutto rispetto come il puzzone di Moena, il gorgonzola Dop, il grana dop e molti altri ricercatissimi prodotti caseari; ma il consiglio di presidenza dell’Accademia non ha avuto dubbi, e ha assegnato alla Valsabbia il«Dino Villani 2002»: una pregevole opera grafica dell’artista Mario Vellani Marchi. Come tutti ormai sanno, questo latticino viene prodotto da tempo immemorabile sia nelle malghe bagosse tra i 1300 e i 1800 metri, sia nelle cascine sparse tra i monti. E’ un formaggio semigrasso a pasta dura, prodotto con latte vaccino, dal sapore intenso e aromatico e dall’inconfondibile sfumatura gialla. In un lettera inviata al sindaco Marco Scalvini da Giuseppe Dellosso, presidente dell’Accademia, si legge: «Desidero esternarle espressione di compiacimento da parte del consiglio di presidenza e mia personale per questo meritato riconoscimento, che premia il particolare impegno verso i tipici valori della produzione alimentare italiana». Difficile descrivere la soddisfazione dei bagossi, e in particolare del sindaco, per questo riconoscimento. «Hanno definito il nostro formaggio uno specchio dello spaccato della vita rurale di montagna – commenta Scalvini -; un prodotto che mette in risalto tradizioni, usi e costumi del paese. Proprio questa è la forza del nostro bagoss, oltre naturalmente alle caratteristiche proprie del formaggio come il colore, la pasta dura e compatta, il sapore forte e importante che lo rendono singolare e unico». Il concorrente valsabbino è stato presentato all’Accademia dall’avvocato Alessandro Redaelli De Zinis, ed è la prima volta un prodotto bresciano riceve questo riconoscimento nei quasi cinquant’anni di attività di questa istituzione. Ora non solo gli abitanti del paese (e soprattutto i produttori), ma tutt i i bresciani potranno sentirsi orgogliosi di appartenere a una provincia che offre al mercato il miglior formaggio d’Italia.
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Lo ha deciso l’Accademia italiana della cucina. Un riconoscimento prestigioso: Bagolino produce il miglior latticino italiano
Bagoss, il re dei formaggi
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