Una montagna di eventi e niente crisi del settimo anno per Baldofestival 2008. La manifestazione, organizzata dall’omonima associazione culturale caprinese dal 27 giugno al 13 luglio, si concentra quest’anno in due sole settimane, poiché altre idee saranno proposte durante l’intero arco dell’anno.Come sempre ci sono momenti dedicati un po’a tutti, con un calendario per adulti e Baldofestival ragazzi, studiato per i giovanissimi, eventi che puntano sempre a valorizzare la natura e le architetture locali, l’arte nelle forme di poesia, canto, musica. Non mancano le usuali mostre fotografiche, con cui la manifestazione s’inaugura il 27 giugno alle 19, alle scuola elementare di Caprino. Sono le rassegne «Da Pazzon a Porcino, di casa in casa», a cura del Gruppo fotografico Baldofestival ed «Essaouira: al di là del blu» della fotografa di origini olandesi Marianne Vennix.Torna pure la Libreria di Baldofestival, come sempre fornita di testi soprattutto di montagna, in omaggio al Monte Baldo. Sarà anche proiettato un film per tutti. E non manca la voglia di sensibilizzare alla possibile nascita di un parco naturale del Baldo, invitando a seguire un filmato e osservazioni sulle foreste Casentinesi, «con cui celebriamo un ideale gemellaggio», fa notare il presidente di Baldofestival, Leo Pericolosi.Un posto d’onore occupa il teatro che, a tre anni dal debutto nel 2005, ripropone lo stupendo «Malsalè de Pesena», opera scritta da Costanza Savini, autrice di Costermano, che ripercorre il filo di una trucida vicenda che sconvolse Pesina nel 1200. La pièce, tra cavalli, guerrieri, combattimenti e scene drammatiche, sarà messa in scena dalla «Accademia di Teàmus», regia di Rino Condercuri, nel parco di Palazzo Malaspina Nichesola, sede della Comunità montana del Baldo, che a sua volta ha scelto il dramma come rappresentativo della estate culturale 2008.Tutto sarà come sempre condito da un viaggio tra i sapori e i profumi locali, come la cena a base di prodotti tipici cucinata dai cuochi sopraffini di Baldofestival.Ma c’è un particolare da notare. Questa volta Baldofestival farà base in un luogo simbolo, la scuola, questa nostra tanto maltrattata scuola italiana che però, nonostante tutto, resta il cuore della nostra società, la base da cui ognuno di noi proviene, quello che dovrebbe essere il trampolino di lancio dei nostri ragazzi.«Baldofestival si terrà interamente nel piazzale della scuola elementare del capoluogo, centro di formazione e cultura dei nostri giovani, dei cittadini di Caprino e di tutti quelli che vi accedono anche da altri paesi del mondo», sottolinea il presidente Pericolosi. «Solo gli appuntamenti con la poesia sono stati decentrati a Verona, soprattutto per coinvolgere i circoli poetici della nostra città, e ad Ala di Trento per dimostrare la nostra vicinanza alla sensibilità che ci lega pure a quegli eccellenti poeti. Le mostre fotografiche sono invece su Porcino e su Pazzon per far conoscere queste due piccole realtà locali, enfatizzandone alcuni personaggi che assurgono quasi a ritratti umani, e certe bellezze insite spesso in particolari che possono sfuggirci».Analizzando il programma, s’individuano in questa settima edizione tre filoni. Il teatro sarà di scena il 4 luglio con il suggestivo «Va dove ti porta il piede», un’ironica dissacrante e poetica performance di Laura Kibel per poi riproporre i «Malsalè de Pesena».Il secondo filone è «Cantastorie e contastorie» rassegna che scatta il 27 giugno alle 18, curata dalla bergamasca Sandra Boninelli, e che punta a presentare anche nuove idee musicali di più ampio respiro, musiche e persone che, con il cuore, la mente, la voce e le mani possono far vivere momenti di aggregazione, di fantasia e di solidarietà, riallacciandoci a chi ci ha lasciato memorie di vita, di lavoro, di sofferenza, di gioia.«Il terzo filone è dedicato all’arte ambientale», precisa Pericolosi «e in particolare al percorso che stiamo da tempo allestendo lungo il Torrente Tasso, che vorremmo divenisse mostra permanente. Lo abbiamo intitolato «Chora», parola greca che racchiude i tanti significati di luogo, spazio, madre, nutrice, ricettacolo. Questo proprio per esprimere il senso di un luogo, in cui natura e cultura interagiscono attraverso l’arte».«Un’ arte nelle sue mille sfaccettature che tanti prima di noi hanno pensato e realizzato con un fine che, forse, ci accomuna a loro e che può essere la voglia di stare insieme. Baldofestival è un nome chiave, è la festa del Baldo che il nostro presidente onorario, lo studioson e geografo Eugenio Turri, chiamava Paterno Monte, grande montagna culla delle nostre genti».
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Sede unica è la scuola elementare, luogo simbolo per la crescita della società Natura, architettura, poesia, foto e musica. Iniziative rivolte ai ragazzi, libreria dedicata alla montagna e cantastorie per stare insieme
Baldofestival un invito per il parco
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