lunedì, Dicembre 23, 2024
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L’elaborazione sullo scorso anno conferma: solo 10 spiagge su 52 hanno avuto dei problemi.

Balneazione, il lago è in salute

Via libera ai bagni, inizia la stagione dei controlli sulla salute dei nostri laghi. La Regione Lombardia ha elaborato una prima mappatura delle spiagge fuorilegge, quindi per il momento non ammesse alla balneabilità che, però, nel corso dell’imminente stagione turistica, potranno riguadagnare il diploma di qualità qualora i campionamenti dell’Ufficio d’Igiene dell’Asl e del Presidio Multizonale di Brescia dovessero essere positivi. Il Garda, bisogna dirlo subito, ne esce a pieni voti. Delle 52 località passate al setaccio sulla riviera bresciana lo scorso anno (dal 1 maggio al 15 settembre) soltanto dieci non hanno ottenuto il permesso alla balneabilità, anche con un andamento altalenante nell’arco dell’intero anno. Quindi, ben 42 sono quelle promosse. Ed è un dato estremamente incoraggiante, se non straordinario. La tabella predisposta dalla Direzione Generale Sanità, è per il momento ufficiosa. La conferma è stata fornita a Bresciaoggi da un alto dirigente della stessa struttura regionale. Quindi, i dati potrebbero essere suscettibili di modifiche. Tuttavia, il quadro generale è ormai quello. L’elaborazione, materializzata con tabelle riferite a ciascun corpo d’acqua della Lombardia, è frutto dei risultati dei campionamenti eseguiti nel 2000. E, come si diceva, il lago di Garda, il più esteso e anche il più frequentato dai turisti con i suoi 20 milioni di presenze all’anno, può vantare il maggior numero di bandiere blu issate sulle sue coste. Tra le località colpite dai divieti e riportate sulla tabella regionale figurano però Salò, Desenzano e Sirmione. Nella penisola scaligera sono soltanto due le spiagge che lo scorso anno hanno registrato qualche inconveniente: S. Maria di Lugana e la Brema. Guarda caso, due zone a ridosso di altrettanti porti e spiagge molto frequentate. Stesso discorso per Desenzano, dove la Spiaggia d’Oro e il Desenzanino sono le spiagge maggiormente a rischio, e non solo dall’anno scorso. I loro problemi, infatti, risalgono a una decina d’anni fa. Quest’anno, però, la situazione dovrebbe risultare migliore grazie ai lavori di collegamento con il sistema di depurazione del collettore Garda Uno. Infine, Salò. La cittadina del golfo sta pagando pesantemente da una decina d’anni l’inquinamento della zona retrostante l’ospedale e quella del cimitero. Le cause sono le più svariate, quindi difficile individuare un solo imputato. Comunque, anche a Salò la bandierina blu dovrebbe essere questione di mesi, al massimo di un’altra stagione, grazie ai lavori di completamento delle fognature. Via libera invece ai bagni in tutto il restante litorale, con punte di eccellenza nell’alto Garda, da sempre un piccolo paradiso terrestre, anche per la profondità del lago. A Sirmione, lo ricordiamo, lo scorso anno era stata assegnata la prestigiosa bandiera blu europea, un titolo che la cittadina non intende riconsegnare. Non a caso, le spiagge e i depuratori sono stati potenziati: e i divieti imposti? Sono stati solo un episodio.

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