lunedì, Dicembre 23, 2024
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Domani la finale tra le sei imbarcazioni che hanno conquistato più punti nelle sette gare precedenti

Bardolino, bisse all’ultima sfida In palio c’è la Bandiera del lago

La regata che si svolgerà domani in notturna a Bardolino chiude il palio remiero del Garda con l’assegnazione della Bandiera del lago 2001. Un’edizione, quella del nuovo millennio, messa in moto a giugno con la regata di Salò, e proposta in chiave rinnovata rispetto al passato. Se per oltre trent’anni l’ambito trofeo, rappresentato dalla bandiera azzurro Garda, veniva assegnato al quartetto di rematori primo classificato alla fine di una serie di regate itineranti nei centri turistici lacustri, con il nuovo regolamento la Lega Bisse ha imboccato la strada per dare e ottenere un maggiore spettacolo. Soprattutto con il premio di serata ristretto ai primi due classificati di ognuna delle tre batterie di qualificazione e quindi finale a sei su percorso ridotto. Ebbene, per tutte le sette gare itineranti a dominare sono stati gli equipaggi veronesi con il quartetto della Ichtya di Peschiera uscito vincente tre volte consecutive (Gardone, Garda e sul lago d’Iseo). Lo stesso per il team della Bardolino, con premio di serata colto nella gara di apertura del campionato, quindi a Gargnano e domenica scorsa a Cassone di Malcesine. La bissa Garda, con un unico sprint vincente nella regata di Lazise, ha comunque messo in risalto un equipaggio dalle prestazioni lineari con cinque secondi posti e un terzo, tanto da totalizzare ben 196 punti finali, due in meno della Ichtya ma ben 12 in più rispetto alla Bardolino. Completano il sestetto delle migliori la Clausanina con 174 punti, seguita con uno stacco di venti punti dalla Portesina mentre la Foscarina di Gardone si è guadagnata il posto soltanto dopo lo spareggio con la Serenissima di Salò. Sei equipaggi che a Bardolino sabato si daranno battaglia per aggiudicarsi l’ambito trofeo rappresentato dalla Bandiera del lago. Fare previsioni sulla barca che riuscirà a spuntarla resta difficile in quanto, almeno per i tre armi veronesi, le forze si equivalgono e basta una battuta sbagliata di remo per vedere sfumare quanto rincorso per un’intera estate. Determinante, in ogni caso, resta il sorteggio di corsia con favoriti quelli che regatano sotto riva, mentre chi si trova all’esterno deve fare i conti con lo specchio d’acqua talvolta mosso più del necessario. Percorso completo, quattro tornate per complessivi 1.500 metri con tre giri di boa, per tutte e tre le finali, con in gara complessivamente 17 equipaggi. Uno spettacolo, non v’è dubbio alcuno, assai curato e avvincente, non solo per i turisti che affollano il centro lacustre ma per quanti seguono il campionato remiero della voga alla veneta.

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