Continua il momento magico del Bardolino e della sua versione rosata, il Chiaretto. I dati dell’imbottigliato relativi al primo trimestre del 2010 evidenziano una crescita della denominazione bardolinese del 27% su base annua. Il tasso di incremento delle vendite è a doppia cifra sia per il Chiaretto, che segnala un ulteriore +16% annuo, a fronte di continue progressioni dei collocamenti nell’ultimo quadriennio (rispetto a marzo 2006 si registra un +82% nelle bottiglie collocate sul mercato), sia per il Bardolino tradizionalmente “in rosso”, che segna un’ascesa del +32%. A fine marzo la denominazione lacustre aveva già piazzato sul mercato quasi 9 milioni di bottiglie, di cui 6,5 di Bardolino e 2,5 di Chiaretto (il totale delle vendite dell’intero 2009 era stato pari a 32,2 milioni di bottiglie fra rosso e rosato).“Quelli di marzo – commenta il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – sono dati che inducono indubbiamente all’ottimismo. Ma al di là del semplice raffronto annuo, che può anche essere influenzato da particolari andamenti stagionali, quel che preme sottolineare è che le risultanze trimestrali appaiono significative soprattutto per il fatto che confermano volumi di imbottigliamento assolutamente in linea con la seconda parte dello scorso anno, quando registrammo una considerevole e costante crescita d’interesse sia per il Chiaretto che per il Bardolino, permettendoci di chiudere il 2009 bissando i dati record del 2008, pur a fronte di una riduzione della produzione, di fatto dunque portando a zero le giacenze. A maggior ragione, siamo confortati dall’andamento dell’avvio del 2010 se consideriamo che anche la vendemmia del 2009 ha evidenziato una riduzione delle uve raccolte nel nostro territorio. Evidentemente il mercato stia premiando l’immediatezza e la piacevolezza dei nostri vini, ma anche la loro tangibile crescita qualitativa, accompagnata da un’accresciuta attenzione ad evidenziare i caratteri di tipicità e di identità territoriale del Bardolino e del Chiaretto”.Ma non sono solo i volumi che crescono. Dallo scorso ottobre, e dunque dalla fine dell’ultima vendemmia, anche le quotazioni all’ingrosso della doc del Bardolino hanno iniziato a mostrare segnali di ripresa, mettendo a segno alcuni ritocchi di prezzo verso l’alto. “Sono convinto che questi segnali positivi in termini sia di volumi che di quotazioni – dice Tommasi – consentiranno di premiare concretamente l’impegno di tutta la nostra filiera, a cominciare dai viticoltori, già dalla prossima vendemmia”.Intanto, continuano le azioni promozionali del Consorzio, impegnato attualmente su ben quattro fronti: l’iniziativa Fish & Chef a Malcesine, che vede il Chiaretto sposarsi ai piatti di importanti cuochi italiani, poi Asparagi e Chiaretto in otto ristoranti delle colline gardesane (fino al 15 maggio), ancora Drink Pink, il banco d’assaggio dei Chiaretti gardesani al Westin Palace Hotel di Milano, in programma il 10 maggio, e la preparazione di Italia in Rosa, la più grande rassegna nazionale dei vini rosati, in cartellone il 5 e 6 giugno nella duplice sede di Lazise e Moniga del Garda.