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L’«Open day» dei B&B è fissato per martedì 18 settembre

B&B a porte aperte

I bed and breakfast dell’Alto Garda e della Valle Sabbia aprono le porte al pubblico. L’«Open day» dei B&B avrà luogo martedì 18 settembre e vuole essere un’occasione di incontro, confronto e promozione interamente dedicata a questa particolare forma di ricettività turistica minore e rivolta a chi è interessato a conoscere meglio modalità e caratteristiche di tale attività, considerata una valida fonte di reddito alternativa, soprattutto per chi risiede nei borghi montani o periferici.Sono 14 i B&B che saranno visitabili martedì dalle 17 alle 19 (maggiori informazioni al Gal GardaValsabbia; tel. 0365.21261, info@gal-gardavalsabbia.it): Cervano (Toscolano Maderno); Albachiara (Fasano Sopra, Gardone Riviera); C’era una volta (Folino, Toscolano Maderno); La Limonaia (Cecina, Toscolano Maderno); Cà dai Casài (Folino, Toscolano Maderno); Ella (Toscolano Maderno); Raggio di Sole (Moerna di Valvestino); El Fontanì (Moerna di Valvestino); Il Gabbiano (Bogliaco, Gargnano); Coccinella (Ponte Caffaro); Ca Bita (Avenone, Pertica Bassa); Il Castello (Lemprato, Idro), Fiore (Lemprato, Idro), Moira (Capovalle).L’iniziativa è il primo appuntamento del cartellone di eventi «Terra tra i due laghi: 6 giornate per un futuro da Leader», promosso dalle due Comunità Montane del territorio, dal Gal GardaValsabbia e dalla Provincia per presentare il lavoro svolto nel programma Leader+ (che dal 2003 ad oggi ha visto la mobilitazione sul territorio di 3.153.000 euro per la realizzazione di interventi a sostegno del turismo rurale e del recupero della cultura locale) e per delineare il nuovo Piano di sviluppo locale 2007-2013. Al tempo stesso, l’Open day dei B&B rappresenta l’atto conclusivo di una serie di azioni promosse dal Gal a sostegno del turismo rurale minore, tra le quali vanno appunto annoverati interventi di sostegno finanziario nei confronti di piccoli imprenditori che hanno deciso di attivare sul territorio un’attività di B&B.Tipologia ricettiva d’origine anglosassone, praticamente sconosciuta nel nostro Paese fino ai primi anni Novanta, il bed and breakfast si sta diffondendo con prepotenza anche in Italia e nel bresciano. Nella nostra provincia oggi se ne contano un centinaio, più del doppio rispetto a soli tre anni fa (nel 2004 erano 42). Una crescita esponenziale che dà il senso del crescente apprezzamento da parte del movimento turistico per queste strutture che offrono un’ospitalità di tipo familiare e, spesso, particolarmente economica.La tipologia ricettiva del B&B, inoltre, è l’ideale per creare le basi di uno sviluppo turistico anche in quelle zone dove ancora non esiste un’organizzazione sviluppata dell’ospitalità. Nel contesto dei territori montani una ricettività del tipo B&B appare insomma la soluzione più appropriata in quanto permette, da un lato, di ridurre l’impatto ambientale e, dall’altro, di attivare al massimo le risorse endogene, sia dal punto di vista dell’occupazione, soprattutto femminile, che da quello della diffusione diretta delle tradizioni e della cultura locale.

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