Decennale con il botto per il Coro Costabella di Pacengo. Al suono di un grandissimo concerto, nella chiesa parrocchiale di Lazise gremita per l’occasione, di cui sono stati protagonisti “due cori nel profumo di maggio” che hanno strappato applausi a scena aperta. Magistralmente diretti dai maestri Paolo Facincani e Bepi De Marzi, i due gruppi corali hanno trasmesso al pubblico grandi emozioni. Com’era prevedibile l’attenzione dei presenti si è focalizzata soprattutto sulla corale “I Crodaioli”, la vera creatura dell’autore dell’arcinota canzone “Signore delle Cime”, che hanno espresso la loro bravura “a tutto tondo”.
L’intera serata è stata dominata dalla verve e dalla capacità artistica di Bepi De Marzi, il quale ha fatto da anfitrione e ha presentato e spiegato i brani che sono poi stati eseguiti dai due cori. De Marzi non ha mancato l’occasione, in misura lieve e delicata, di sottolineare quanto la politica non sia attenta alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico e naturale della nostra bella Italia.
Il tema conduttore della serata è stata la primavera, che nel mese di maggio si esprime maggiormente, ma le cante hanno spaziato dall’eco della montagna, alla Grande Guerra, alla preghiera, passando per i ricordi e le parole di Mario Rigoni Stern, del regista Ermanno Olmi e di padre Alex Zenatelli, non tralasciando neppure le storie degli emigranti e della grande tragedia del popolo ebreo nel campo di sterminio di Auschwitz.
L’intensa serata si è conclusa con l’immancabile esecuzione a cori riuniti di “Signore delle Cime” e con la partecipazione massiccia di tutto il pubblico, commosso e in piedi per tributare gli onori ai cori, ai cantori, ai maestri.
Ad assistere alle esecuzione, oltre al sindaco di Lazise Luca Sebastiano, in prima fila, anche una delegazione dei gemelli tedeschi di Rosenheim, guidati dalla borgomastro Gabriele Bauer, che ha voluto complimentarsi personalmente con gli esecutori e ha formalmente invitato in Baviera il maestro De Marzi con i suoi Crodaioli. Fra i molti ospiti e le autorità intervenute spiccava la figura di mons. Bruno Fasani, responsabile della Biblioteca Capitolare, il primo ad alzarsi in piedi nell’applaudire il brano Nokinà , le neve di Auschwitz e Maria Lassù, la fede e la speranza.
“Posso affermare che durante questa serata si sono vissuti momenti di canto meraviglioso e di storie autentiche – ha sottolineato il sindaco Luca Sebastiano nel consegnare i premi alle corali – dove il nostro vissuto, la nostra storia, le nostre radici si sono coniugate con le voci più argute e più alte delle nostre terre. Esprimo quindi la mia più convinta soddisfazione per la riuscita di questo evento”.