venerdì, Novembre 22, 2024
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Il presidente Peretti preoccupato per la possibile installazione, in zona, di impianti eolici

Bidonvia in crescita:40 mila turisti nel 2007

La sfida è lanciata. Apre anche d’inverno, sia pure solo fino al 6 gennaio, dalle 9 alle 16, in concomitanza con le feste natalizie, la telecabina seggiovia Prada Monte Baldo. Una sorta di esperimento in vista di un progetto più impegnativo che nei prossimi anni potrebbe fare di questo impianto, che supera un balzo di mille metri in una delle zone più suggestive della montagna veronese, una delle grandi attrattive turistiche dell’area del Baldo Garda.Ennio Peretti, presidente della Società Consortile MonteBaldoGarda, concessionario della gestione dell’impianto di risalita telecabina seggiovia Prada Monte Baldo sottolinea come «l’area si presti bene a tutte le attività sportive ed escursionistiche in una zona incontaminata, vicina alla città, facilmente raggiungibile, che offre una paesaggio particolare dominato dalla faggeta e dalla prateria. In caso di neve», fa poi notare Peretti, «lo Sci Club Nordico di San Zeno di Montagna traccerà piste di fondo dalle Due Pozze a Malga Val Vaccara dentro la faggeta e la prateria, percorsi da fare con le ciaspole e, a Malga Prada, iniziative davanti al camino, giochi e degustazioni di prodotti tipici». Quest’anno l’apertura invernale è stata resa possibile perchè gli operatori di Prada, albergatori e ristoratori, si sono accordati per offrire ospitalità, servizi e iniziative d’intrattenimento. «In particolare», precisa Peretti, «ciò è stato fatto dalle strutture in quota come Malga Prada e i due rifugi, Fiori del Baldo e Chierego».Il 2007 è stato positivo per la telecabina seggiovia di Prada Monte Baldo. Spiega Peretti:«Usciamo da una stagione positiva con un incremento dei passaggi del 23 per cento rispetto al 2006, che complessivamente hanno sfiorato le 40.000 persone. E questo non si ottiene solo con una stagione estiva favorevole ma anche grazie a un’organizzazione che ha coinvolto altre energie, con l’apprezzamento della qualità dei servizi e con alcuni fermenti che stanno investendo l’area». Per questo desta perplessità e qualche preoccupazione la possibilità che in questa zona possano essere installati degli impianti eolici. Spiega Ennio Peretti: «L’importante è che una zona finora incontaminata e indifferente agli investimenti cominci a mettersi in luce. Se poi si preciserà un disegno di investimenti o di sviluppo, l’inventiva montebaldina può incanalarsi solo in una logica che non presenti sbavature o contraddizioni. Il Baldo è lungo 36 chilometri e ha due versanti. Quello verso lago ha come prioritaria una importante, potenziale vocazione turistica. L’area di Prada Costabella è l’accesso pregiato all’intero sistema del Baldo ed è quello che può rappresentare naturalmente l’area disponibile per il turismo del Garda e per la città». E se il lago è inflazionato, dal punto di vista turistico, il Baldo resta incontaminato. Tant’è, precisa Peretti, che sono soprattutto gli stranieri i fruitori della seggiovia. Occorre colmare questo sviluppo diseguale nell’interesse del Baldo e in quello del lago.Ma con la «concorrente» funivia di Malcesine ci potrebbe essere una forma di collaborazione nel quadro di un rilancio globale dell’area del Baldo?«Oggi è vincente ciò che riesce a fare sistema», risponde Peretti, «e questo non riguarda solo gli impianti di risalita ma il lago e la montagna. Va superato lo storico isolamento del Baldo. Sarebbe necessaria un’unica autorità referente, come potrebbe essere il parco, che affronti il problema nel suo insieme senza demandare ogni decisione all’iniziativa dei singoli. In attesa di ciò non escludo limitati rapporti operativi con la funivia di Malcesine. «Bisogna tener conto della diversità delle due strutture», conclude Peretti, «che non fanno capo solo a differenti aree territoriali ma hanno funzioni diverse. Malcesine è moderna, ben pubblicizzata e resta specchio e proiezione di Malcesine sul Baldo, mentre la telecabina di Prada è l’autentico strumento per accedere alla porta dell’intero Monte Baldo, l’area più panoramica, ricca di interessi e di potenzialità».

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