Sabato prossimo Salò ospita la finalissima della «Bandiera del lago». Sei le bisse in lotta per il titolo: oltre alle quattro favoritissime imbarcazioni veronesi (Bardolino, Garda, Ichtya e Arilica, entrambe di Peschiera), le due bresciane Clusanina e Foscarina di Gardone Riviera. L’ultima regata di qualificazione si è svolta a Bardolino, alla presenza di Aldo Brancher, Sottosegretario alle riforme istituzionali del governo Berlusconi. I padroni di casa (Silvano Dell’Agnola, Mauro Faraoni, Bruno e Francesco Maffezzoli, insieme da diversi anni) sono riusciti a imporsi allo sprint, battendo di un soffio Ichtya (Paolo Tacconi, Luca Caldana, Osvaldo e Stefano Mazzurega, padre e figlio), vincitrice delle ultime tre edizioni del Palio. A 15 centimetri è giunta Arilica, con Devid Brusco, Umberto Broglia, i fratelli Franco e Alberto Caldana; quindi Garda, con Matteo Pincini, Michela Bertoncelli, Ferdinando Sala e Alberto Malfer. In coda Clusanina, del lago di Iseo (Sauro e Luca Bettoni, Giuseppe ed Enzo Barbieri), e Foscarina (Marco Bargellesi, Claudio Rizza, rientrato dopo essersi dedicato a tempo quasi pieno all’organizzazione dei campionati di braccio di ferro, Marco Righettini, Nunzio Salvo). Nella finalissima di Salò non saranno presi i considerazione i punteggi ottenuti nelle sei regate svoltesi a partire da fine luglio. I sei equipaggi più forti partiranno da zero. Bardolino gode i favori del pronostico, ma Ichtya ha assunto un atteggiamento sornione, rimanendo sempre dietro le quinte. Chissà che non fiuti il «ribaltone». Sabato mattina, dalle 9 alle 12, le imbarcazioni verranno esposte sul lungolago. Dalle 14.30 alle 15 la sfilata a terra, coi costumi tipici, e l’accompagnamento della banda musicale. Dalle 15 alle 19 si svolgeranno prove dimostrative di voga alla veneta, con barchini a due. I concorrenti arriveranno da Venezia, Cremona, Pavia e Iseo. Dalle 21 alle 23 le gare. I primi a scendere in acqua saranno gli ultimi della classifica, vale a dire S.Ercolano di Toscolano Maderno, Preonda di Bardolino, Athena di Portese, Serenissima di Salò e Villanella di Gargnano che, con Tiziano Silvestri, Gianfranco Bertella, Luca e Roberto Dominici, sembra la più attrezzata. Poi toccherà al gruppo intermedio. Birba di Lazise, S.Angela Merici di Desenzano, Sebina, Benacum di Toscolano Maderno, Paloma e Regina Adelaide (entrambe di Garda) se la vedranno per occupare i posti tra il 7° e il 12°, e conquistare il trofeo messo in palio dalla Comunità del Garda. Portesina ha dato forfait, ritirandosi quando stava lottando tra le migliori. Il Palio è giunto alla 35^ edizione. Netta la superiorità dei veronesi che, finora, ne hanno vinte 22: dieci Torri (6 con Paloma e 4 con Berengario), cinque Garda (uno coi transfughi di Paloma), quattro Peschiera, uno a testa S.Vigilio, Bardolino e Lazise. I bresciani sono fermi a 12: cinque Clusanina, quattro Foscarina e tre Villanella. Quest’anno si è registrato il ritorno di Desenzano. Hanno però abbandonato Sirmione (Ca’ da Mosto), Rivoltella (Cuori ben nati, più portati a organizzare un’eccezionale sagra sulla spiaggia che a soffrire sui remi), Cassone di Malcesine e Torri. Undici le località iscritte alla manifestazione. In futuro il presidente Paolo Zattoni spera di convincere la Valtenesi ad essere presente in maniera più massiccia. All’appello mancano pure Limone (che vanta una buona tradizione di pescatori e, in passato, partecipava al Palio) e Riva. Ricordiamo che si corre sulla distanza di 1.400 metri, con quattro rettilinei da 350 (e tre virate di boa).
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