venerdì, Novembre 8, 2024
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Asfaltate le ultime strade bianche tra Maguzzano e Sedena: protestano i comitati ambientalisti. L’operazione rientra nel reticolo provinciale di piste ciclabili

Bitume sui sentieri di collina

Il progetto di piste ciclabili che unirà Brescia con il Parco dell’Alto Garda è stato presentato il mese scorso a Torino dalle autorità provinciali nella rassegna «Parchi del 2000 – 2° mostra mercato europea delle aree protette – 40° salone europeo della montagna». C’è però un aspetto che stona, e non è un dettaglio da poco. Quasi negli stessi giorni si sono levate le proteste del Comitato per il Parco delle Colline Moreniche, a causa della decisione della Provincia di procedere all’asfaltatura delle strade bianche che si snodano sulle colline moreniche di Lonato, tra Maguzzano e Sedena: «Sembrava l’assalto ad una autostrada a sei corsie – spiega Costanza Lunardi una delle più attive sostenitrici del Comitato – ho contato almeno otto macchine asfaltatrici, un po’ eccessive, mi sembra, per colare bitume in mezzo a questa magnifica flora selvatica». L’assessore all’Urbanistica di Lonato, Davide Baccinelli, conferma che il progetto non dipende dal Comune, essendo stato redatto e realizzato dalla Provincia: «Il progetto di piste ciclabili è loro e riguarda tutta la sponda bresciana del Garda. La nostra commissione di esperti paesistico-ambientali ha chiesto misure alternative all’asfaltatura. Ma evidentemente non sono state accolte». Lo stesso rischio corre Desenzano, come conferma Gabriele Lovisetto, presidente della sezione desenzanese del Cai e segretario del Comitato per il Parco Colline Moreniche. «Noi siamo riusciti per il momento ad impedire che il tratto che porta al Mericianum venga toccato. Ma bisogna far capire che il territorio non appartiene esclusivamente alla Provincia, è soprattutto dei cittadini che lo abitano e sono loro che devono riappropriarsene per impedire che simili danni vengano perpetrati. E’ necessario però muoversi per tempo, perché una volta che l’appalto di asfaltatura è stato assegnato resta ben poco da fare». Per Lovisetto si tratta di un malinteso del vero significato di pista ciclabile. «Se le strade diventano agibili anche a moto e macchine, nessuno si fiderà a percorrerle in bicicletta. Sono già troppi i casi di cicloamatori investiti da automobilisti imprudenti». Il programma di piste ciclabili e sentieri pedonali che il Comune di Desenzano ha preparato insieme al Comitato sarà realizzato nei prossimi anni: per il 2004 l’impegno è di ultimare la porzione del piano relativa a Rivoltella, mentre nel 2005 si avrà il raccordo con il Lido di Lonato. «Stiamo lavorando gomito a gomito con l’Amministrazione con risultati decisamente soddisfacenti: già la settimana prossima sarà conclusa l’ultima fase per la creazione del sentiero nel Parco del Monte Corno». E la Provincia? L’Assessore al territorio Maria Stella Gelmini, che in questa fase è il principale interlocutore istituzionale del Comitato per il Parco, dichiara che «la scelta di asfaltare le piste può effettivamente destare perplessità. Non è un progetto di mia competenza, nè del mio assessorato, essendo stato realizzato dall’ufficio dei lavori pubblici. Dunque non entro nel merito di scelte fatte da altri. E’ chiaro però che, a lavori ultimati, bisognerà assicurarsi che le ciclabili non vengano occupati dl traffico di mezzi a motore». Non c’è dubbio, davvero.

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