Una sessantina di boe libere. La notizia della disponibilità arriva dall’ufficio tecnico comunale che gestisce il servizio del demanio idrico lacuale e che, nei mesi scorsi, era stato messo sotto pressione dalle continue richieste di concessione per le boe d’ormeggio nello specchio d’acqua del territorio comunale. Sul lago di Garda, praticamente in tutti i paesi e ormai da decenni, sia i posti barca nei porti che le boe sono merce preziosa. Avere un posto in uno dei paesi della riviera veronese, ancora gestiti dall’Ispettorato di Porto di Verona per conto della Regione Veneto, o avere una boa con tanto di autorizzazione e cartellino identificativo rilasciato dai comuni, non è cosa di poco conto. E Torri, forse finora unico centro rivierasco, da questo punto di vista fa caso a sé. Quest’anno, per la prima volta, si è assistito ad un vero tentativo da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Passionelli di dare ordine a una materia spesso oggetto di abusivismo e ormeggio selvaggio. Durante l’estate scorsa c’erano stati infatti esposti e proteste, giunte sul tavolo dei carabinieri nautici di Torri da parte di ospiti, turisti e proprietari di barche che si erano ritrovati, a fianco della propria barca, natanti ormeggiati a boe abusive. Erano scattati anche i controlli da parte dell’Ispettorato di porto di Verona, che aveva provveduto a un repulisti nei porti e nelle acque di propria competenza nei comuni di Malcesine, Brenzone, Castelletto e Torri. Infine, nel dicembre scorso la polizia municipale di Torri aveva fatto un censimento delle boe e i dati presentati al sindaco dal comandante, Domenico Tenca, erano stati davvero impietosi: su 336 boe nell’intero spazio acqueo comunale, 212 risultavano essere regolarmente concesse, mentre altre 124 erano prive di autorizzazione. Quasi il 30 per cento delle boe era abusivo. Di qui la decisione di dare un giro di vite, sottoscrivendo un contratto con la ditta Dimec Srl di Valeggio sul Mincio, incaricata di rimuovere boe abusive, natanti e quant’altro di non regolare posto nelle acque o sulle spiagge di Torri a partire da questa estate, e di fare partire contestualmente un bando di assegnazione per le boe regolari. «Il 2006», spiega il sindaco, «sarà un anno di transizione, in attesa di emanare un piano boe definitivo e, se sarà possibile, di affidare la gestione del tutto all’ Azienda gardesana servizi, come altri comuni vorrebbero fare. Intanto, per l’estate saranno 350 le boe autorizzate sul territorio comunale di Torri». E, con la stagione turistica ormai alle porte, il numero di concessioni previste è risultato congruo alle esigenze. Dagli uffici comunali dicono: «C’è stato un iniziale assalto per presentare le domande nei termini ma, ad oggi, ancora una sessantina di posti sono da assegnare. Vedremo ora come utilizzarli, se qualcuno ne farà richiesta». Va precisato che le concessioni rimaste disponibili sono in posizioni decentrate o scomode rispetto al centro abitato, e quindi non particolarmente ambite. Tuttavia, «Siamo lieti di avere dato risposta, almeno stando a queste cifre, alle esigenze di residenti ed ospiti, oltre che a quelle di albergatori e ristoratori che, fino ad oggi, hanno ottenuto ormeggi per i clienti delle loro attività commerciali», conclude Passionelli. A giovarsi della situazione di regolarità sono pure le casse comunali, perché le concessioni assegnate stanno fruttando un bel gruzzoletto. Infatti la cifra da sborsare era tutt’altro che trascurabile: 214 euro alla Regione Veneto, che dovrebbero essere restituiti alla fine di dicembre 2006, quando cioè scadrà la concessione, oltre ad altri 14 euro per il comune a titolo di canone, 50 euro per l’evasione della pratica e infine altri 15 euro per la marca da bollo. In totale quindi, 280 euro circa di costo per singola pratica, oltre ai soldi da versare alla Regione. Andrà ora valutato se, con l’aumentare della temperatura, aumenterà anche il numero delle boe, ovviamente abusive, o se, con lo spauracchio di controlli e rimozioni forzate, quest’anno si potrà evitare il consueto caos estivo fatto di lamentele, denunce, proteste, liti e polemiche.
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L’ultima estate aveva visto liti e denunce da parte dei proprietari di natanti, ora la stagione si apre con nuove regole. Ci sono da riassegnare 60 ormeggi, nel 2005 una barca su tre era abusiva.