Negli ultimi eventi riguardanti l'Ibis eremita, il Parco Natura Viva ha denunciato la tragica perdita di otto esemplari durante l'ultima migrazione autunnale a causa del bracconaggio. Tra i casi più emblematici, quello di Puck, un ibis nato nel 2021 in natura, che è stato abbattuto mentre si trovava sugli Appennini. Il cacciatore, in possesso di regolare licenza, ha tentato di occultare il corpo dell'animale dopo averlo colpito. Questa situazione mette in luce un problema serio che coinvolge anche parte della comunità venatoria e sottolinea la necessità di ridurre drasticamente gli episodi di bracconaggio per garantire la sopravvivenza della specie.
Il Parco Natura Viva, unico partner italiano del progetto LIFE Northern Bald Ibis, mira a creare una popolazione autosufficiente di 260 ibis entro il 2028. Attualmente sono circa 160 gli ibis eremita presenti in Italia, ma le perdite causate dal bracconaggio rappresentano un terzo delle difficoltà affrontate dal progetto cofinanziato dall'Unione Europea. Il direttore scientifico Johannes Fritz evidenzia che il successo della reintroduzione dipenderà dalla capacità di proteggere questi animali vulnerabili da atti illegali come quello subito da Puck.