Per alcune ore tra domenica e la notte di lunedì, il maltempo ha scatenato vere e proprie bufere che hanno interessato tutto il bacino gardesano, mettendo in serio pericolo anche la navigazione da diporto. Tempestivi ed efficaci i numerosi interventi della Guardia Costiera, coadiuvata dai mezzi dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, impegnati in diverse parti del lago per mettere in salvo i diportisti sorpresi dalla bufera che rendeva impossibile il rientro a riva. Le pessime condizioni meteorologiche, abbattutesi sul Garda in queste ore, hanno infatti messo in grave pericolo di vita una quarantina di persone, alcune delle quali, cadute in acqua per il forte vento e il forte moto ondoso, erano in procinto di annegare. Diverse inoltre le imbarcazioni in difficoltà trainate fino a più vicini punti di attracco. Sotto la guida del Comandate Marco Ravanelli, i mezzi della Guardia Costiera, che – lo ricordiamo – sono stati quest’anno integrati con un terza motovedetta con stazionamento a Gargnano, portando quindi a tre le unità di soccorso a lago, hanno ancora una volta dato dimostrazione di quanto sia importante per la sicurezza e l’incolumità dei naviganti, la presenza permanente e continua del servizio di pronto intervento 1530.Il servizio, presente sul lago, grazie al coordinamento della Comunità del Garda, nel periodo estivo, dal 1999 e, stabilmente, per tutto l’anno, dal 2007, vede impegnati una ventina di uomini che garantiscono, dalla centrale operativa di Salò, l’intervento sul lago 24 ore su 24.
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La macchina dei soccorsi ha funzionato